Rostagno: si chiude il processo nei confronti dei falsi testimoni
La sentenza, pronunciata ieri sera dal giudice monoscratico presso il tribunale di Trapani, Roberta Nodari. Otto proscioglimenti per sopraggiunta prescrizione, una condanna ed un'assoluzione. Si è concluso così il procedimento nei confronti di dieci persone accusate di aver fornito false dichiarazioni nel corso del processo per l'uccisione del giornalista e sociologo Mauro Rostagno. Condannato a due anni Antonio Gianquinto, dentista affiliato alla massoneria. Assolto invece il sottoufficiale della Guardia di Finanza Angelo Voza perchè il fatto non sussiste. ll reato deve considerarsi estinto per l’intervenuta prescrizione per l’ex luogotenente dei carabinieri Beniamino Cannas; per il giornalista Salvatore Vassallo, collega di Rostagno (per lui il pm Sara Morri aveva chiesto la condanna a tre anni); per Caterina Ingrasciotta Bulgarella, editrice di RTC, l’emittente locale presso cui lavorava Mauro Rostagno; per gli operai Liborio Fiorino, Salvatore Martines e Rocco Polisano. Prescrizione anche per Natale Torregrossa, gran maestro massone che apparteneva alla loggia coperta del circolo Scontrino e per la vedova di Angelo Chizzoni, generale dei servizi segreti, la svizzera Leonie Chizzoni Heur. Per i due il PM aveva chiesto pene tra i due anni e i due anni e sei mesi. Per l’omicidio di Mauro Rostagno, lo ricordiamo, è stato definitivamente condannato con sentenza in cassazione il capo mafia di Trapani Vincenzo Virga, quale mandante dell’agguato; mentre è stato assolto il presunto killer della mafia trapanese Vito Mazzara, accusato di essere l’esecutore materiale del delitto Rostagno.
Redazione
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