Aggressione alle carceri Pietro Cerulli, l'intervento del Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria

Aggressione alle carceri Pietro Cerulli, l'intervento del Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria

"Il CNPP esprime la propria solidarietà al collega ferito e a tutti i colleghi  in servizio della casa circondariale di Trapani che ogni giorno lavorano in condizioni pessime, difficilissime, acuite dalla carenza di personale (70 unità) che costringe ad accorpare più posti di servizio concentrando responsabilità e carichi di lavoro non più sopportabili ai pochissimi  poliziotti penitenziari rimasti stoicamente in servizio" E' quanto si legge in una nota del Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria. Il sindacato interviene in seguito all'ennesima aggressione avvenuta domenica scorsa all'interno delle carceri Pietro Cerulli di Trapani ai danni di un agente da parte di un detenuto. "Non crediamo che l’evento sia ascrivibile, come qualcuno sostiene, all’accanimento mediatico nei confronti della Polizia Penitenziaria - si legge nel documento -  ma tali eventi frequenti sono ascrivibili a problematiche che si trascinano da anni e per le quali i vertici dipartimentali non riescono (o forse non vogliono?)  trovare immediate soluzioni.  Più volte, infatti,  abbiamo scritto al Capo del Dipartimento per l’applicazione immediata dell’art.14 bis dell’Ordinamento Penitenziario e il trasferimento fuori regione per i detenuti violenti che si rendono colpevoli di aggressioni ai colleghi ma anche ad altri detenuti. Diciamo basta - conclude la nota -  alla presenza di detenuti con problemi psichiatrici e quelli di difficile gestione in quanto rifiutano il trattamento che continuano a perpetrare comportamenti criminali anche all’interno del carcere, e ciò perché sono consapevoli che le punizioni per comportamenti violenti sono blande: una denunzia, un po’ di isolamento e forse un trasferimento all’interno della regione".