La 72a Stagione Operistica inizia a Trapani

In scena la “buffa” Ba-Ta-Clan al chiostro di San Domenico

La 72a Stagione Operistica inizia a Trapani

È andata in scena venerdì 14, con replica domenica 16, un titolo nuovo per Trapani: Ba-ta-clan di Offenbach, libretto di Ludovic Halévy. La sua cornice è stato il Chiostro del San Domenico, diretta da Mirco Reina, con la regia di Victor Garcia Sierra, costumi e le scene di Danilo Coppola. I personaggi: Fé-an-nich-ton (soprano Erika Tanaka), Ké-ki-ka-ko (tenore Carmine Riccio), Ko-ko-ri-ko (baritono Giuseppe Esposito) Fé-ni-han (tenore Alessandro Fiocchetti). Orchestra e coro (diretto dal Maestro Frabio Modica) del Luglio Musicale Trapanese. Il primo impatto della scena, mi riporta con la mente ad un vecchio ristorante cinese a Trapani, con il suo arredamento rosso molto geometrico fatto di cerchi e rettangoli in legno. I personaggi principali, con le divise molto chiare spezzate da semplici linee grigio scure invece mi richiamano alla memoria il film Papillion, quella con Steve McQueen. Le scene, dove gli elementi in rosso “cinese” la fanno da padrone, si rincorrono in maniera fluida e l’apporto del coro, dalle sembianze scenografiche di guardie armate di lance, scandisce i cambi delle stesse, aiutati dal loggiato del chiostro nelle marcie di avvicinamento e allontanamento. I cantanti gradevoli, con molta pulizia e senza eccessi anche nei momenti in cui il concertato dell’opera si inerpica sulle frequenza più alte. Peccato la posizione dell’orchestra sul laterale, assai scomoda per i cantanti, ma penso sia stata l’unica soluzione praticabile per non compromettere ancor di più i già pochi posti disponibili a seguito le disposizioni anti-Covid. Un atto unico, 42 minuti circa, che mi ha regalato nostalgiche sensazioni e piacevolezza.