Santa Ninfa: confermato il licenziamento per un dipendente comunale accusato di peculato

Il tribunale di Sciacca ha dato ragione al Comune di Santa Ninfa

Santa Ninfa: confermato il licenziamento per un dipendente comunale accusato di peculato

In seguito di un controllo ispettivo bancario effettuato nel 2013, il Comune di Santa Ninfa scoprì che erano state riscontrate alcune irregolarità e incongruenze in merito alla gestione di titoli cambiari non riscossi dall’Ente.  

Venne così aperto un procedimento disciplinare nei confronti di un dipendente comunale addetto, nell’esercizio delle proprie funzioni, alla gestione e alla notificazione dei titoli cambiari in veste del Comune.

In particolare, veniva contestato all'uomo di aver sottratto posta destinata al segretario comunale e di aver sottratto titoli cambiari. Alla luce di tutto questo, il Comnue aveva sanzionato il dipendente con la sospensione dal servizio per sei mesi e privazione della relativa retribuzione.  

Nel 2015 la Procura del tribunale di Sciacca aveva chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dell'uomo per peculato, accusandolo di essersi impropriamente impossessato della somma di oltre sessantaquattromila euro, invece di corrisponderla al dovuto istituto bancario.  Il processo si concluse con la condanna dell'uomo e il conseguente licenziamento da parte del Comune di Santa Ninfa. Provvedimento impugnato innanzi al giudice del lavoro del Tribunale di Sciacca.

Nell’ambito del procedimento il Comune di Santa Ninfa si era costituito in giudizio, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino che evidenziava la legittimità del licenziamento e la correttezza dell’intera procedura disciplinare intrapresa dall'Ente.   
Tesi condivisa dal tribunale di Sciacca che ha rigettato il ricorso proposto dal dipendente comunale condannandolo anche al pagamento delle spese in favore del Comune di Santa Ninfa.