Solarium di Levanzo, la Soprintendenza ordina il ripristino dello stato dei luoghi

La ditta che sta realizzando l'opera annuncia ricorso al Tar

Solarium di Levanzo, la Soprintendenza ordina il ripristino dello stato dei luoghi

Non c’è pace per il solarium sugli scogli a Levanzo. La struttura era stata sequestrata e poi dissequestrata. Ma ora sulla Ma.Ce.Tra la ditta che sta eseguendo i lavori, arriva un’altra tegola. Secondo quanto si apprende dal comunicato inviato alla stampa dal legale della ditta avvocato Salvatore Longo, proprio oggi la Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Trapani ha disposto "il ripristino dello stato dei luoghi". In buona sostanza, significa che il solarium va definitivamente smontato.

Il presupposto all’origine della decisione assunta oggi dalla Soprintendenza ci sarebbe “una rilevata difformità tra il progetto realizzato e quanto rinvenuto in loco dai tecnici dello stesso Ufficio”.

La proprietà – scrive ancora l’avvocato Longo - non condividendo tale assunto proporrà ricorso davanti il Tribunale amministrativo regionale avverso il citato provvedimento (a tal fine ha già conferito incarico al collega Avv. Alessandro Perrone del foro di Trapani) e darà corso ad ogni iniziativa ritenuta utile e necessaria davanti le competenti Autorità a presidio del proprio diritto, costituzionalmente garantito, di fare impresa nei modi e nei limiti previsti dalla Legge. La MA.CE.TRA SPA tutelerà, in ogni sede, i propri diritti ed interessi legittimi in quanto ritiene di avere agito sempre in modo corretto e nel rispetto delle prescrizioni imposte”.

A monte della questione ci sarebbe un problema di doppia autorizzazione: una rilasciata proprio dalla Soprintendenza per una struttura di solo legno, l’altra dal Genio civile che autorizzava invece una costruzione in acciaio e bulloni, quest’ultima in fase di realizzazione.

Nel frattempo, sempre oggi, il Comune di Favignana ha avviato il procedimento per l'annullamento in autotutela del permesso a costruire relativo al solarium elioterapico a servizio della struttura Alberghiera “Ex posto di ristoro Levanzo – Pensione dei Fenici”.

A seguito della ricostruzione di tutto l’iter procedurale, a partire dalla Conferenza dei servizi conclusa a luglio del 2020, - si legge nel comunicato stampa diffuso dal Comune egadino - sono state riscontrate contraddizioni e anomalie tra le diverse autorizzazioni e la realizzazione materiale dell’opera.

La sospensione, già comunicata dal responsabile a interim del V Settore alla società Ma.Ce.Tra e a tutti gli Enti interessati, è necessaria “al fine di garantire la conservazione degli habitat e delle specie ricadenti nelle ZSC e SIC, potendosi profilare la possibilità di danni ambientali irreversibili e permanenti anche connessi e conseguenti alla fruizione turistica della struttura”.

“Conseguentemente – conclude la nota - si dovrà provvedere all’immediato blocco dei lavori in corso, in attesa dei successivi approfondimenti”.