Decreto Covid: Green pass obbligatorio, stato di emergenza fino a dicembre
Tra le nuove misure di sicurezza sanitaria, decretate dal Consiglio dei Ministri con entrata in vigore dal prossimo 5 agosto, spiccano la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2021 e l’obbligatorietà della certificazione verde (Green pass) per svolgere alcune attività.
Il foglio ripiegato che attesta la somministrazione di almeno una dose di vaccino, ovvero un tampone negativo nelle 48 ore precedenti o la guarigione dal Covid nei sei mesi precedenti, sarà necessario, a partire dal 6 agosto:
- per consumazioni al tavolo al chiuso, in qualsiasi esercizio di ristorazione;
- spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
- musei, mostre e altri luoghi della cultura;
- piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
- sagre e fiere, convegni e congressi;
- centri termali, parchi tematici e di divertimento;
- centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
- attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
- partecipazione a concorsi pubblici.
Le disposizioni non si applicano a quanti sono esclusi per età dalla campagna vaccinale ed agli esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute.
Treni e trasporti pubblici restano al momento esclusi dall’obbligo del Green pass per i passeggeri, mentre le discoteche restano chiuse e non c'è greenpass che tenga.
Oltre alle nuove disposizioni, cambiano i criteri di valutazione del livello di rischio basati sulla percentuale dei posti letto occupati e delle terapie intensive.
In sostanza, sono stati fissati nuovi parametri per stabilire i “cambi di colore” delle regioni in rapporto ai ricoveri:
- Zona gialla, con occupazione dei posti letto nelle terapie intensive pari al 10 per cento e ospedalizzazione del 15 per cento, con le conseguenti restrizioni già definite nelle misure precedenti;
- Zona arancione, con occupazione dei posti letto nelle terapie intensive pari al 20 per cento e ospedalizzazione del 30 per cento, con le conseguenti restrizioni già definite nelle misure passate;
- Zona rossa, con occupazione dei posti letto nelle terapie intensive pari al 30 per cento e ospedalizzazione del 40 per cento, con le conseguenti restrizioni già definite.