Agente della penitenziaria aggredito da un detenuto dopo trasferimento da Favignana a Palermo

Agente della penitenziaria aggredito da un detenuto dopo trasferimento da Favignana a Palermo

Ancora un'aggressione ai danni di un agente della penitenziaria. A denunciare l'ennesimo episodio di violenza, il  Coordinamento nazionale della polizia penitenziaria. L'aggresione è avvenuta in seguito al trasferimento di un detenuto, per motivi di ordine e sicurezza, dalle carceri di Favignana a Palermo. Giunti a destinazione, nel corso delle operazioni di registrrazione degli oggetti in magazzino, il detenuto ha aggredito un poliziotto sferrandogli un calcio ai testicoli. Già durante il tragitto verso il capoluogo il detenuto, contestando il provvedimento, aveva insultato gli agenti, urinando all'interno del furgone per protesta. "E’ ora di dire basta a queste aggressioni che si ripetono a ritmo continuo e quotidiano, grazie alla mancanza di seri provvedimenti punitivi - si legge in una nota del Cnpp a fima del segretario regionale Nico Grosso e il coordinatore funzionari Giuseppe Romano - chiediamo che il nostro capo del Dipartimento si decida a prendere dei provvedimenti drastici contro chi si rende colpevole di aggressione fisica ai danni di operatori penitenziaria ma anche di aggressione e prevaricazione a danno di altri detenuti: chiediamo che per questi soggetti venga applicato immediatamente, e automaticamente l’art.14 bis dell’Ordinamento Penitenziario per sei mesi e che il soggetto venga trasferito fuori regione, in sezioni detentive all’uopo predisposte per contenere i violenti, altrimenti questa spirale di violenza che sembra inarrestabile potrebbe raggiungere il danno irreparabile ovvero la morte di qualche operatore".Grosso e Romano chiedono anche la anche la revisione dell’applicazione della sentenza Torreggiani sull’apertura delle celle per almeno otto ore al giorno che - a detta dei due - "favorisce una serie di traffici e comportamenti illeciti di difficile controllo per un organico del Corpo di Polizia penitenziaria ormai ridotto all’osso".