Tangenti per diventare ufficiali: al via a Palermo l'udienza preliminare, tra gli indagati anche sei trapanesi

Tangenti per diventare ufficiali: al via a Palermo l'udienza preliminare, tra gli indagati anche sei trapanesi

Proseguirà il prossimo dodici maggio l'udienza preliminare per i cinquanta indagati nell'ambito di un'operazione, messa a segno nel 2017 dai finanzieri del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria e della capitaneria di Porto di Palermo,  che portò alla luce un giro di mazzette per conseguire gli esami di abilitazione professionale per lavorare sulle navi. 

Tra gli indagati, sui quali pende la richiesta di rinvio a giudizio, anche sei trapanesi. Si tratta di: Antonio Barletta di Erice; Antonino Bonanno di Erice; Alessandro Di Bono di Erice; Paolo Giacalone di Mazara del Vallo; Antonino Maltese di Erice; Calogero Schifano di Erice. 

I reati contestati a vario titolo sono corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, rivelazione di segreto d’ufficio e falsi ideologici in atto pubblico.

L’indagine ruotava attorno alla scuola di formazione marittima “Studio De Santis” di Palermo, abilitata a rilasciare l’attestato necessario per lavorare sui mercantili e a bordo della navi da crociera. 

Pagando fino a mille euro i candidati avrebbero avuto la certezza di superare le prove indette dalla direzione marittima per ottenere l’abilitazione,  conoscendo in anticipo le risposte. Almeno cinquanta gli episodi in cui i candidati sarebbero stati avvicinati durante i pre corsi per diventare primo ufficiale di coperta o di macchina.

Nel corso dell'udienza di oggi, in tre hanno chiesto il patteggiamento, uno la messa in prova ai servizi sociali ed altri quattordici invece di essere giudicati con il rito abbreviato. 

Nei mesi scorsi erano arrivate le prime condanne con il rito abbrevviato. Nel gennaio del 2021 il gup  Roberto Riggio aveva inflitto 5 anni e 4 mesi a Giovanni Paterna, ex comandante di lungo corso e componente della commissione esaminatrice, 3 anni a Francesco De Santis, il titolare dell'omonima scuola, 2 anni (pena sospesa) a Francesco Giuseppe D'Anniballe, direttore di macchina e sindacalista, e un anno e mezzo (pena sospesa) ad Alessandra Schirò, docente dell'Istituto nautico, nonché componente della commissione esaminatrice. 

Tutti hanno fatto ricorso in appello. De Santis venne condannato solo per corruzione. Il giudice riconnobbe anche l'estraneità totale del centro di formazione professionale che venne posto in amministrazione giudiziaria e poi dissequestrato.