Processo d'appello strage di Pizzolungo: chiesti trent'anni per il boss Galatolo
Al termine di una lunga riquisitoria, il procuratore generale di Caltanissetta, Lia Sava, e il procuratore Antonio Patti, hanno chiesto la conferma della condanna a trent'anni di carcere nei confronti del boss Vincenzo Galatolo, accusato di essere il mandante della Strage di Pizzolungo. I giudici, al termine del processo di primo grado, celebrato con il rito abbreviato, hanno scritto nero su bianco che l'ordine di uccidere il magistrato Carlo Palermo, partì dai vertici di Cosa Nostra palermitana. Palermo, arrivato in Sicilia da Trento, aveva svolto delicate indagini su traffici di armi e droga e le commistioni tra politica e massoneria. Il due aprile del 1985, un'autobomba esplose lungo la strada che collega Bonagia al capoluogo. L'ex magistrato si salvò miracolosamente ma nell'attentato persero la vita Barbara Rizzo e i suoi gemelli, Giuseppe e Salvatore Asta.
Redazione
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