Usura contrattuale, finanziaria condannata al rimborso degli interessi

Usura contrattuale, finanziaria condannata al rimborso degli interessi

Il giudice di pace di Trapani ha condannato una finanziaria al rimborso degli interessi nei confronti di un cliente. A darne notizia l'associazione per i diritti dei consumatori Codici a cui si è rivolto un cittadino per far analizzare il suo contratto di finanziamento stipulato per l'acquisto di un'auto. "Da un primo esame - rileva l'avvocato Vincenzo Maltese -  il contratto presentava alcune anomalie, così espletato invano il tentativo di conciliazione, l'uomo ha deciso di agire in giudizio citando la società finanziaria". Nel corso del procedimento, dinnanzi al giudice Diego Vallone, è stato nominato un consulente tecnico per effettuare una perizia sul contratto. Secondo quanto emerso nella relazione tecnica "dallo sviluppo del piano di ammortamento si rilevava un Tasso annuo effettivo del finanziamento pari al 9,108% ed un Taeg del 9,232% " . Il giudice,  preso atto che il Taeg era si inferiore rispetto al tasso soglia usura rilevato dalla Banca d'Italia per il periodo di accensione del prestito (aprile  2016) ma difforme rispetto a quello pubblicizzato in contratto e pattuito tra le parti che era del 6,49% e ciò in violazione dell'art. 117 del T.U.B., su richiesta del legale della parte offesa, ha dichiarato la gratuità del mutuo (trattandosi di usura pattizia) condannando la società finanziaria al rimborso in favore del consumatore, di tutti gli interessi corrisposti e delle spese sostenute per circa 2000 euro.