Sono state portate a termine tra Partanna, Marsala e Mazara del Vallo, distinte attività condotte dai Carabinieri, riportate in tre note diffuse oggi dal Comando provinciale.

Per i reati di incendio e danneggiamento aggravato, i militari della Stazione di Partanna, coordinati dalla Procura di Sciacca, hanno denunciato un pluripregiudicato partannese di 58 anni. L’uomo, all’alba di ieri, “ha appiccato il fuoco ad alcune sterpaglie nei pressi della propria abitazione, decidendo subito dopo di recarsi al bar – raccontano gli investigatori – ma le fiamme, alimentate dal vento e dalle alte temperature, in pochi attimi hanno interessato i terreni circostanti raggiungendo anche un immobile di una proprietà confinante”.

L’incendio, spento infine dai vigili del fuoco, ha danneggiato irrimediabilmente un fabbricato adibito a deposito di strumenti da lavoro di un’azienda del posto. I Carabinieri, grazie alle testimonianze di alcuni cittadini e alle immagini di videosorveglianza, sono “riusciti a ricostruire la vicenda e ad individuare il partannese come autore dell’incendio”.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Mazara del Vallo hanno invece arrestato un pluripregiudicato di 48 anni, per i reati di evasione dagli arresti domiciliari e violenza e minacce a pubblico ufficiale. In particolare, i militari sono intervenuti “in uno stabile del centro cittadino, dove l’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, minacciava di morte la famiglia convivente”; alla vista dei carabinieri, “dopo aver proferito gravi frasi minacciose, tentava la fuga venendo bloccato tempestivamente dagli operanti e tratto in arresto per i reati predetti”. Accompagnato negli uffici della Compagnia per la compilazione degli atti di rito, il pluripregiudicato avrebbe continuato ad avere “un atteggiamento violento tanto da danneggiare con calci e pugni alcune porte della struttura, motivo per il quale veniva pure denunciato per danneggiamento aggravato”. Nella stessa circostanza, è stato denunciato anche il figlio dell’arrestato, “il quale, in evidente stato di alterazione psicofisica, invocava la liberazione del padre proferendo all’indirizzo dei militari frasi minacciose”. Dopo la convalida dell’arresto, l’uomo è tornato ai domiciliari.

A Marsala, i Carabinieri della Stazione di San Filippo hanno eseguito un ordine di sospensione misura alternativa emesso dall’Ufficio di sorveglianza di Trapani, arrestando un palermitano di 39 anni che era stato affidato in prova alla comunità terapeutica “Faro” di Marsala, dovendo espiare una pena di cinque anni e mezzo di reclusione. L’arrestato è stato quindi trasferito nella casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

A Petrosino, invece, i Carabinieri della locale Stazione, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Marsala, nei confronti di un trentenne originario di Mazara del Vallo e residente a Marsala, ritenuto responsabile del reato di violenza privata, “per avere, con reiterate minacce di morte, costretto il titolare di un esercizio commerciale, a non denunciarlo per fatti criminosi pregressi. L’arrestato, percettore di reddito di cittadinanza, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari”.

Nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale eseguiti nel weekend di Ferragosto, inoltre, i Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo hanno denunciato: un uomo di 46 anni per il reato di evasione, perché trovato fuori dalla propria abitazione nonostante gli arresti domiciliari; un salemitano di 54 anni che si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti tossicologici rimediando il massimo della sanzione; un mazarese di 45 anni sorpreso alla guida in stato di alterazione psicofisica e positivo all’uso di cocaina e cannabinoidi; ed altri due automobilisti per guida senza patente: uno perché non l’ha mai conseguita, l’altro perché gli era stata ritirata.