I comuni di Trapani Erice e Paceco aderiscono alla marcia per San Matteo

I comuni di Trapani Erice e Paceco aderiscono alla marcia per San Matteo

Anche i comuni di Trapani, Erice e Paceco saranno presenti alla "Marcia per San Matteo" in programma venerdì 6 agosto, a partire dalle 18. L’area demaniale è stata devastata dal terribile incendio dello scorso 25 luglio.

L’Amministrazione di Trapani solidarizza con le popolazioni colpite dagli incendi, a cominciare dalle comunità confinanti fino ad arrivare alla Sicilia Orientale, atteso che il patrimonio ambientale appartiene a tutte le donne ed agli uomini impegnati non solo nel difendere la natura quanto nel promuovere azioni concrete per la sua salvaguardia. 

"Aderiamo convintamente all'iniziativa auspicando severità e giustizia ferma nei confronti di chi continua a macchiarsi di tali reati ed al pari provvedimenti concreti da parte degli enti regionali a tutela del patrimonio arboreo e non solo - dichiara il sindaco Tranchida -. Solidarietà ai Sindaci in prima linea e rappresentanti delle loro comunità ferite anche sotto il profilo patrimoniale oltre che delle famiglie per le vittime irrisarcibili. Grazie agli operatori delle Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco, Forestale e Volontari di Protezione Civile per il rischioso sacrificio che spesso scongiura il peggio dei disastri comunque manifesti. Vicinanza ideale ed eventuale supporto alle associazioni ambientalistiche con in testa il coordinamento "Salviamo i Boschi" per l’ennesima ed  importante presa di posizione e  manifestazione alla quale auspico ampia partecipazione".
 
Nei giorni scorsi anche la Diocesi di Trapani aveva confermato la partecipazione all'inziativa. Saranno presenti anche il Cai Sicilia e il Cai sezione di Erice. 
 
L’escalation incendi boschivi ad Erice e in tutta l’ isola – afferma il Presidente della Sezione CAI Erice Vincenzo Fazio – ha assunto questa estate proporzioni devastanti. Bisogna alzare la guardia a tutti i livelli per contrastare il fenomeno, che ha assunto la forma del “Terrorismo Ambientale Organizzato”, ed il CAI Erice è pronto a fare la sua parte. Andrebbe ripensato e riformato  l’ intero sistema di gestione del patrimonio forestale in Sicilia prendendo spunto da modelli virtuosi, con il coinvolgimento operativo e responsabile dei residenti e dei terreni circostanti, incentivati o penalizzati fiscalmente al ruolo di custodi. Auspichiamo vadano coordinati e potenziati i sistemi di prevenzione e videosorveglianza attiva  con l’ impiego di nuove tecnologie già proposte dalla Sezione CAI di Erice. Occorre potenziare la  repressione del fenomeno, con indagini  investigative mirate a soffocare gli interessi e le motivazioni che alimentano gli incendi dolosi, al fine di assicurare i responsabili degli scempi ambientali alla giustizia e ricostruire la fiducia nelle istituzioni e negli organismi preposti“.