Trapani, caro bollette: chiude la piscina di via Tenente Alberti

Duplicati i costi per elettricità e gas. "Così non possiamo continuare"

Trapani, caro bollette: chiude la piscina di via Tenente Alberti

#salviamolepiscine è l’hastag con cui l’associazione di categoria lancia un disperato appello affinché il governo intervenga a fronteggiare la situazione in cui versano tutte le strutture, causa pandemia. “Su 23 mesi di pandemia, 10 li abbiamo passati chiusi mantenendo tuttavia costi enormi che ci hanno generato perdite molto significative”, si legge nel comunicato.

A Trapani, nel contempo, la piscina Comunale "Tenente Alberti", in attesa anche di risposte da parte dell’amministrazione comunale, è costretta a chiudere temporaneamente i battenti. Il caro bollette ha piegato le gambe ad un settore già in crisi per l'emergenza sanitaria da Covid-19.

"Nell'ultimo trimestre, per l'energia elettrica, si è passati da una spesa di 10.555,00 euro a quella scandalosa di 20.255,00 euro, con aumenti che sfiorano il 100% - spiega il presidente Sergio Di Bartolo - stessa cosa per il gas per riscaldare ambienti, acqua della vasca e acqua sanitaria, si è passati da una spesa di 12.050,00 euro nel 2019 a quella di oltre 25.000,00 euro del 2021 e sempre pressoché con gli stessi consumi”. L'ASD AquariusNuoto fino ad ora ha provato a resistere alla crisi sanitaria ancora in atto. Oggi con gli aumenti vertiginosi di luce e gas è costretta a chiudere.

"Sì - afferma il presidente - abbiamo provato a resistere e lo abbiamo fatto per i nostri ragazzi, per i loro genitori e per gli oltre 25 collaboratori sportivi e dipendenti. Per difendere il loro posto di lavoro. Abbiamo resistito al calo delle iscrizioni pensando che prima o poi tutto sarebbe passato ma, il rincaro delle tariffe di luce e gas di oltre il 100% questo no, non ce lo aspettavamo ".

Una realtà sportiva come l' #Aquarius – dice Salvatore Giacomazzi  portavoce dei collaboratori - è una risorsa per il territorio. Migliaia di ragazzi sono passati da queste acque, ma penso soprattutto alle decine di ragazzi disabili che utilizzano giornalmente questo impianto anche come terapia e contro l'isolamento sociale. Da poco avevamo installato per loro un sollevatore per piscina abbattendo ormai l'ultima barriera architettonica presente”.

"I nostri ragazzi del settore agonistico di nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato finalmente stavano riprendendo con costanza i loro allenamenti - dichiara Giuseppe Cipolla responsabile del settore agonistico dell'Aquarius - ragazzi che sanno coniugare bene scuola e sport. Oggi si ritrovano, loro malgrado, in questa situazione. Questi ragazzi hanno bisogno di allenarsi e non solo per il loro benessere fisico, troppo tempo sono stati isolati dal covid. Ce lo chiedono i ragazzi, ce lo chiedono le loro famiglie".