Chiusura punto nascite a Pantelleria, il sindaco il vice ed un assessore in sciopero della fame
- Cronaca
- Pantelleria
- 4 anni fa 6 apr 2020 Tot.82
Partorienti costrette a partire per raggiungere la terraferma in piena emergenza coronavirus. E' quanto accade a Pantelleria dove il sindaco, Vincenzo Campo, il vice, Maurizio Caldo e il presidente del consiglio comunale, Erik Vallini, hanno indetto lo sciopero della fame ad oltranza per protestare contro la chiusura del punto nascite dell'isola che dopo la deroga, ha ufficialmente chiuso i battenti lo scorso mese di febbraio. "Pantelleria sta combattendo due battaglie - si legge in una nota a firma dei tre - una contro il coronavirus, ed un'altra per assicurare la possibilità di partorire senza rischio contagio alle partorienti pantesche, private del punto nascite isolano". "L'isola finora è rimasta a contagi zero - si legge ancora - ma sitrova nella disperata situazione di dover far partorire le gestanti per forza sulla terraferma perchè il punto nascita in funzione fino allo scorso mese di febbraio in deroga è stato chiuso. L'ultima gestante che ha partorito a Trapani, questa settimana, da sola, senza alcuna assistenza dei familiari, ha testimoniato un travaglio ancora più sofferto e preoccupato, in un nosocomio adibito anche ai pazienti Covid19". A nulla sono servite le petizioni online e le tante denunce attraverso i media. La Regione non ha mai risposto. "Analoga sorte - spiegano ancora i tre - per i malati oncologici che devono fare le terapie in terraferma. Questi pazienti, più fragili, così come le donne che devono partorire, non corrono solo un rischio costante di contagio per se stessi, ma nel tornare a Pantelleria, rischiano di portare anche il contagio sull'Isola". "Visto che nè le vie burocratiche ufficiali, nè gli appelli accorati sono stati sufficienti a smuovere l'assessore Razza - concludono - abbiamo deciso di iniziare lo sciopero della fame e lo continueremo fin quando l'assessore Razza non ci darà delle garanzie sull'apertura del punto nascite dell'ospedale Nagar. Ci troviamo nella situazione paradossale di aver fatto tanti sacrifici per preservare l'Isola dai contagi e siamo costretti ad inviare i nostri cittadini più fragili in territori con il virus mettendoli a rischio e mettendo a rischio l'isola stessa"