Denise, spunta un nuovo testimone sicuro di aver visto la bimba all'hotel Ruggero Secondo

Denise, spunta un nuovo testimone sicuro di aver visto la bimba all'hotel Ruggero Secondo

"Abbiamo mandato tre informazioni alla Procura di Marsala facendo uno screening rispetto alle moltissime segnalazioni che abbiamo ricevuto", ad affermarlo è l'avvocato Giacomo Frazzitta nel corso dello speciale del programma Ore14, condotto da Milo Infante. Il legale storico di Piera Maggio, la mamma della piccola Denise, scomparsa 17 anni fa da Mazara del Vallo, si dice "preoccupato" da un fatto grave accaduto qualche giorno fa. "Una testimone chiave è stata aggredita - sottolinea Frazzitta - da tre soggetti che non sono ancora stati identificati. Si tratta di una persona che ha fatto una rivelazione importante e bisogna capire - aggiunge il legale - se quest'aggressione sia collegata al caso Denise. Quel che è certo è che non le hanno rubato nulla: sembrano le dinamiche di una spedizione punitiva". Si tratterebbe di una donna di Mazara del Vallo che ha raccontato di aver ricevuto una confidenza da una delle persone indagate che le avrebbe rivelato via chat di aver fatto fuori la bimba. Il tutto è ovviamente al vaglio degli investigatori. Intanto diciassette anni dopo si torna al punto di partenza, all'hotel Ruggero Secondo, dove lavorava Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, padre naturale di Denise e di Jessica, assolta per la vicenda della sparizione delle bimba in tutti e tre i gradi di giudizio. La Procura di Marsala ha infatti convocato un supertestimone che non ha mai avuto a che fare con le indagini. Il testimone ha raccontato di trovarsi all'hotel Ruggero Secondo quel primo settembre del 2004 in vacanza con la famiglia. Nell'hotel avrebbe dichiarato di aver visto una bambina accanto a una persona riconosciuta dal teste come uno dei protagonisti della vicenda, a pochi minuti dalla sparizione di Denise. Non si tratterebbe della lavanderia ma di un luogo più accessibile dell'hotel. Una testimonianza che ancora una volta fa traballare il racconto fornito da Jessica Pulizzi. La versione del testimone ha però un punto debole: non sono state riscontrate prove certe della sua presenza nell'hotel il giorno della scomparsa della bimba. Non sono stati conservati socntrini o fatture Dopo 17 anni non ci sono neanche i documenti della banca per tracciare i pagamenti effettuati con la carta e nemmeno i registri di presenza dell'albergo. Negli anni tante sono state le ricostruzioni fatte da alcuni dei protagonisti della vicenda che ruotano attorno a quell'hotel, a partire dall'alibi di Anna Corona che ha sempre affermato di essere stata a lavoro. Sul foglio delle presenze però, l'orario di uscita alle 15,30 è stato riportato da una collega e amica Francesca Adamo, che solo di fronte ad una perizia calligrafica, rivelò il particolare. Il testimone, così come la pm Angioni potrebbe essere indagato per false testimonianze al pm. "Il reato di false dichiarazioni ai pm - spiega l'avvocato Frazzitta - sussiste quando rispetto agli elementi che la procura ha nel fascicolo non è rintracciabile il contenuto delle affermazioni fatte. Il soggetto comunque non perde credibilità".