È previsto per questa sera l'arrivo in porto a Mazara del Vallo del motopesca 'Aliseo'. Lo conferma Alessandro Giacalone, figlio di Giuseppe, il comandante rimasto ferito per i colpi di arma da fuoco al largo della Libia. "Sono soddisfatto dell'operato del Governo, perché subito si è arrivati a una soluzione, evitando il peggio", ha detto Alessandro Giacalone all'Ansa. Il giovane è rimasto in contatto tutto il pomeriggio di ieri con la Farnesina, la Capitaneria di porto di Mazara del Vallo e il fratello Giacomo, a bordo dell'Anna Madre, che si trova nel mare Mediterraneo per una battuta di pesca. Al momento del  tentativo di abbordaggio da parte di una motovedetta libica erano tre i pescherecchi presenti "all'interno della Zona di protezione di pesca (Zpp) libica, nelle acque della tripolitana". Gli uomini della Guardia Costiera Libica, secondo una prima ricostruzione avrebbero sparato alcuni colpi di avvertimento, un proiettile però avrebbe sfiorato il comandante dell'Aliseo, Giuseppe Giacalone, lievemente ferito. E' quanto afferma la Marina Militare sottolineando che Giacalone è stato portato in un primo momento a bordo della motovedetta libica "per presunti accertamenti medici e poi rilasciato".  Il comandante dell' Aliseo è stato sottoposto a controlli sanitari sulla fregata della Marina Militare Libeccio. Sulla vicenda è immediatamente intervenuto il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci : "Per la seconda volta in una settimana sono stati indirizzati colpi di arma da fuoco contro i nostri pescherecci. Questa situazione è oramai insostenibile, bisogna assumere delle decisioni". Proprio qualche giorno addietro i militari a bordo delle motovedette libiche hanno sparato contro il 'Michele Giacalone', altro peschereccio nella zona definita ad 'alto rischio".