Trapani Shark - Scaligera Verona: la gara dei granata

Le pagelle della partita, senza prendersi troppo sul serio

Trapani Shark - Scaligera Verona: la gara dei granata

La seconda gara della fase ad orologio segna il ritorno alla vittoria della Trapani Shark che batte Verona e consolida il suo primato in classifica quando mancano otto giornate al termine.

Dopo queste prime due giornate e 23 partite giocate (manca Latina-Udine che si giocherà il 06/03) sono emersi alcuni elementi chiari e distintivi di questa seconda fase: nessuno regala nulla, tutti lottano per qualcosa, che siano i playoff o che sia la salvezza ogni possesso è una battaglia. Tranne qualche rara eccezione sono state tutte partite tirate, equilibrate, risolte nel finale se non addirittura nei supplementari. E in tutte le gare il livello agonistico è salito vertiginosamente. Era una cosa ampiamente prevedibile, ma una cosa sono le parole ed un’altra la realtà del campo. In queste prime due giornate, il risultato sicuramente più eclatante è stato la pesante sconfitta, in questo turno, di Bologna a Monferrato (89-67) soprattutto per il modo in cui è maturata. 

Tornando alla partita degli Shark, Verona è entrata in campo decisamente più “pronta” e per i primi venti minuti ha condotto le danze. Ma una grossa mano gliel’ha data anche Trapani, soprattutto con le palle perse, ben 9 all’intervallo, che si sono trasformate praticamente in 18 punti comodi comodi in contropiede. In particolare un paio di errori addirittura su rimessa hanno dato la sensazione di un cattivo approccio mentale degli Shark. Poi, come spesso accade, tra le quattro mura sacre dello spogliatoio, dove si costruiscono e si cementano i “gruppi vincenti” è successo qualcosa e il terzo quarto è stato un autentico show della capolista che ha letteralmente “macinato” (cit.) l'avversaria, volando verso la vittoria. E, particolare non da poco, è stata una partita nella quale sono stati decisivi gli italiani che, hanno fatto la differenza, hanno saputo tenere botta, ricucire lo strappo ed, infine, costruire la vittoria.

Adesso per gli Shark ci sarà una pausa dovuta agli impegni delle nazionali. Strategicamente utile adesso, visto che potrà servire a tirare un pò il fiato, anche se costringerà poi, più avanti, ad un tris di impegni a distanza ravvicinata (anche se probabilmente i giochi, a quel punto, potrebbero essere già fatti).

Intanto, attraverso le pagelle, torniamo alla gara di sabato: 

Chris Horton: 10 pt in 29 min. Non è il giocatore dominante di qualche mese fa e questo ci fa un po' specie. Verona riesce a isolarlo più volte costringendolo al tiro dalla media che sembra non essere la sua specialità. Ci ha abituato troppo bene, però le partite deludenti sono altre. Voto 6,5

Andrea Renzi: 9 pt in 12 min. Essenziale, preciso, pulito, determinante. Le sue due bombe sono state “topiche”. E’ in un momento di grande “serenità mentale” e questo in campo si vede. Voto 7

J.D. Notae: 16 pt in 22 min. Partita un po' contraddittoria la sua. Insufficiente nei primi due quarti, scintillante nel terzo (soprattutto all’inizio). Non è il Notae di inizio stagione, ma non lo sono neanche gli avversari che per lui riservano sempre un trattamento particolare. E comunque non si tira indietro quando c'è da difendere. Voto 6,5

Fabio Mian: 10 pt in 22 min. La sua mano è mortifera e coach Ramagli lo sa. Sul perimetro non trova spazio ma un paio di triple importanti riesce a metterle comunque. Piuttosto avrebbe più spazio per attaccare il canestro ma non è il suo pane quotidiano. Preciso dalla lunetta. Voto 6.5

Marco Mollura: 0 pt in 17 min. Fa il lavoro sporco, senza forzature. Un solo tentativo dal campo e tanta legna. Voto 6

Yancarlos Rodriguez: 3 pt in 14 min. Parte in quintetto. Non è ancora al 100% e si vede. Una tripla e il suo unico assist di giornata per Horton, che vale il primo posto nella Top Ten della settimana. Per questa gara basta. Voto 6

Pierpaolo Marini: 12 pt in 23 min. Al momento ha un problema dalla lunetta. Ma per il resto è uno straordinario agonista con una qualità incredibile. E' tra i protagonisti principali e segna la tripla nel finale della serenità. Straripante. Voto 7

Matteo Imbrò: 10 pt in 21 min. La sua assenza nello starting five ha suscitato più di qualche oscuro presagio tra i presenti. Per tutto il primo tempo soffre come tutti i suoi compagni a trovare il filo della partita e i cattivi presagi sono aumentati. Ma al rientro in campo si ritrova come il resto dei suoi compagni. Firma la tripla del +3 dopo la rimonta (13-0 diventato poi 15-0) che ha ribaltato la gara. E diventa padrone della partita. Senza mollarla più. Voto 7,5

Rei Pullazi: 10 pt in 14 min. Buonissimi minuti in campo. Niente forzature, buoni canestri, pochissimi errori, tanta qualità. Una buona giornata. Ne aveva bisogno lui, ne avevamo bisogno noi. Voto 6,5

Joseph Yantchoue Mobio: 9 pt in 26 min. E' il giocatore, dopo Horton, più utilizzato. E' il giocatore per il quale non devi mai guardare il punteggio personale ma la valutazione. Nei momenti che contano c'è sempre e fa sempre la cosa più utile. Mobio c'è. Voto 7

Fabrizio Pugliatti: n.e.

Daniele Parente: tra lui e Ramagli ci sono pochi segreti. Per metà gara il maestro ha fatto il maestro. Per l'altra metà l'allievo ha superato il maestro. Stavolta è decisamente entrato in partita anche lui, prendendosi un tecnico che, come vuole una delle regole non scritte del basket, è servito più a lui che all'altro. Abbiamo visto molti minuti di zona, forse mai come quest'anno. Le palle perse sono state la chiave: 9 nel primo tempo soltanto 5 nel secondo. Ma soprattutto quando la tua squadra chiude con sei uomini in doppia cifra più altri due a 9 vuol dire che il tuo lo hai fatto. Voto 7