Erice, chiusura funivia: le perplessità dei consiglieri di minoranza

Denunciano l'assenza di programmazione ed un'efficace gestione dell'impianto

Erice, chiusura funivia: le perplessità dei consiglieri di minoranza

L’impianto funicolare, la cabinovia che da valle porta in vetta, è chiusa per manutenzione straordinaria e la minoranza consiliare di Erice pone tutta una serie di perplessità al vaglio degli organi competenti, oltre che della cittadinanza tutta. A firmare la nota sono i consiglieri comunali Simona Mannina, Vincenzo Maltese, Piero Spina, Alberto Pollari, Assunta Aiello, Michele Cavarretta e Vincenzo Favara.

Apprendiamo della chiusura della Funivia per il periodo pasquale a causa di una revisione generale ventennale del valore di 3,8 mln di euro – scrivono – ma va sottolineato il fatto che l’impianto risulta già chiuso a partire dall’8 gennaio 2024, nonostante le belle giornate che quest’anno ci ha riservato la stagione invernale. Ne risulta che l’impianto sia rimasto chiuso per ben due mesi senza che sia stata eseguita alcuna attività inerente la revisione generale, mesi, che con una gestione oculata, avrebbero potuto e dovuto essere impiegati per iniziare e finire il primo dei tre periodi di lavori”.

Per i consiglieri comunali questo fatto è la rappresentazione plastica di una carenza di capacità organizzativa e programmatica da parte di chi ha programmato la revisione, unitamente alla inequivocabile responsabilità politica di chi amministra a cui compete l’onere di indirizzare l’amministratore nella gestione della partecipata.

Precisano, infatti, che “al danno dei tempi decorsi, infatti, si dovranno aggiungere quelli per i ritardi accumulati per una procedura di gara che si sarebbe potuta chiudere già a fine 2023 e che ora prevede un’ulteriore chiusura per il periodo pasquale con notevoli e prevedibili danni economici non solo per la nostra partecipata ma, soprattutto, per le attività commerciali poste ad Erice centro storico che vivono periodi difficili durante tutto l’anno ma riescono a sopravvivere proprio grazie alle festività oltre che alla stagione estiva.
Eppure, questa maggioranza ha perfino approvato l’aumento delle tariffe per garantire, a loro dire, le maggiori aperture al pubblico, evitando chiusure così lunghe come quella attuale”
.

E pongono l’accento, anche, sul fatto che su questa revisione generale siano stati sollevati legittimi dubbi dagli stessi consiglieri, perplessità che, se fossero confermate potrebbero a loro dire “inficiare l’intero procedimento con notevoli danni per la società (basti pensare a quelle ditte che magari siano state escluse dalla gara da un RUP che potrebbe rilevarsi carente dei requisiti soggettivi)”.

Per questo motivo, infatti, hanno sollecitato il Segretario comunale, l’ANAC, il Collegio Sindacale della Funierice, il Collegio dei Revisori del Comune, il Commissario del Libero Consorzio, la Procura e le altre competenti figure istituzionali a verificare tutta una serie di questioni che sintetizzano in questi punti:
1. possibile illegittimità del RUP per carenza dei requisiti soggettivi previsti dalla legge sugli appalti;
2. le motivazioni per cui una gara con somme accantonate negli anni dalla FuniErice venga espletata, in realtà, da uno solo dei soci, il Comune di Erice;
3. la mancata approvazione degli strumenti finanziari al 31 dicembre 2023 (per quanto risulta agli scriventi), propedeutici alla gara d’appalto;
4. la mancanza in bilancio delle somme poste a base d’asta (come facilmente riscontrabile dall’ultimo bilancio pubblicato);
5. tutta una serie di ricorsi di lavoratori, tutt’oggi pendenti, con richieste di risarcimento danni di somme non accantonate in bilancio, e altri ricorsi di ex membri del collegio sindacale e di soggetti partecipanti al bando di amministratore della società.

Ciò che desta preoccupazione – concludono i consiglieri comunali – è che a distanza di ben 8 giorni, da quando abbiamo posto le riferite questioni, nulla è stato fatto, e come al solito, si avverte un silenzio assordante, silenzio che potrebbe causare maggiori danni economici ed erariali alla FuniErice ma anche al Comune”.


Chiedono, quindi, di fornire urgenti ed immediati chiarimenti rispetto alle numerose questioni sollevate per evitare ulteriori danni, già prevedibili, nonché di garantire il servizio di TPL a mezzo fune per il periodo pasquale, visto che la manutenzione per la revisione generale non è ancora iniziata, posto che quella ordinaria è stata certamente eseguita in questi tre mesi di chiusura dell’impianto al pubblico.