Erice, botta e risposta sulla FuniErice: la replica della Sindaca alla minoranza consiliare

La richiesta di atti al centro delle polemiche

Erice, botta e risposta sulla FuniErice: la replica della Sindaca alla minoranza consiliare

Erice, la Sindaca non ci sta e risponde alle accuse della minoranza consiliare in merito alle vicende che riguardano la FuniErice.

Ecco la nota integrale:

"Apprendo con grande stupore (o, forse, neanche troppo...) di un comunicato stampa, firmato dai consiglieri di minoranza Simona Mannina, Piero Spina, Vincenzo Maltese, Michele Cavarretta, Vincenzo Favara e Alberto Pollari, in cui viene lamentata la “mancata consegna di documenti riguardanti la FuniErice”.
Sorvolo sull'utilizzo di termini gravi ed impropri quali “reticenza”, manipolazione della pubblica informazione” e “trasparenza che ad Erice diventa l'eccezione e non la regola”, e che travalicano la corretta dialettica tra le parti.
In prima battuta, in virtù della separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e di gestione amministrativa, bisognerebbe che i consiglieri dicessero la verità a tutti e cioè che la richiesta di accesso agli atti NON SI FA AL SINDACO NÈ ALLA GIUNTA, MA AGLI UFFICI: è forse questo il “diritto sconosciuto” a cui fanno riferimento i consiglieri, nel senso che sono loro a non conoscerlo? Spostare l'attenzione sulla sindaca, che nulla può fare in tal senso, è scorretto ed ingiusto; è invece corretto e  giusto che i cittadini lo sappiano.
In secondo luogo, in considerazione del fatto che la Funierice è una società partecipata di cui il Comune non è l'unico proprietario, ci si domanda, se non per un chiaro tornaconto politico e per denigrare la sindaca, perché ci si scagli sempre e comunque contro il Comune di Erice. Fa forse comodo?
Ancora, appare incredibile dover leggere che “i tanto decantati 30 giorni sono abbondantemente trascorsi senza neppure ricevere un cenno da parte degli enti preposti”, dal momento che i signori consiglieri sanno bene di aver ricevuto risposta, da parte dell'amministratore unico della Funierice, dott. Gandolfo Spagnuolo, entro i 30 giorni, e ciò nel pieno rispetto “dell'ordinamento costituzionale” citato e nelle precise modalità invocate nella richiesta di accesso agli atti formulata dal consigliere Spina. Pertanto, a beneficio della verità, si tratta di un fatto non vero che va smentito con fermezza.
Ad avviso della sottoscritta, la cattiva figura fatta dai sei consiglieri nel corso della seduta consiliare straordinaria da loro richiesta e sempre da loro abbandonata per assenza di argomentazioni, non certo per colpa di sindaca e giunta, non può essere scontata né dimenticata spostando l'attenzione su altri. Bisognerebbe piuttosto assumersi le proprie responsabilità e ammettere di aver sbagliato. Il resto sarà il tempo a chiarirlo.
“Tanto dovevasi, per onor di verità”.
La “orgogliosamente” sindaca
Daniela Toscano Pecorella"