Erice, in servizio i 48 lavoratori ASU stabilizzati a tempo indeterminato

La SIndaca: "Un provvedimento che colma le lacune determinate dai pensionamenti"

Erice, in servizio i 48 lavoratori ASU stabilizzati a tempo indeterminato

Dal primo settembre 2023 hanno preso servizio, da dipendenti comunali, 48 ex lavoratori ASU che hanno partecipato alla procedura di stabilizzazione a tempo indeterminato con orario parziale (18 ore settimanali) indetta nei mesi scorsi dal Comune di Erice. Dei 48 lavoratori, 5 sono stati inquadrati nell'area operatori – operatore servizi ausiliari e 43 nell'area operatori esperti – esecutore amministrativo/contabile.
La procedura di stabilizzazione segue all'approvazione del Piano triennale del fabbisogno del personale anno 2022/2024, ed è possibile grazie ad un finanziamento quinquennale richiesto dal Comune di Erice alla Regione Siciliana, che concorrerà alla copertura delle spese.
«È una notizia storica non soltanto per i 48 ex lavoratori ASU che raggiungono finalmente l'agognata stabilizzazione dopo un lungo e travagliato percorso segnato dal precariato, ma anche per il nostro Comune – commenta la sindaca, Daniela Toscano, che prosegue:  “Abbiamo portato a compimento un obiettivo che abbiamo sempre ritenuto importante nell'interesse degli ex lavoratori ASU, oggi tutti stabilizzati dal nostro Comune, e delle rispettive famiglie. La stabilizzazione degli ormai ex lavoratori ASU ci consentirà così di colmare le lacune determinate dai pensionamenti e di offrire dunque servizi più efficienti ai nostri concittadini».
«La notizia è paradossalmente storica, seppur in realtà quest'Amministrazione abbia fatto qualcosa che dovrebbe essere normale – dichiara l'assessore al personale, Antonio Giuseppe Agliastro -. Mi riferisco al riconoscimento del sacrosanto diritto ad un contratto di lavoro a dei lavoratori che, seppur appartenenti ad un bacino non comunale, hanno prestato qui ad Erice, dignitosamente e con professionalità, il proprio servizio. Inizia una nuova stagione che mette al centro le risorse umane dell'Ente. Si riparte dal motore della macchina amministrativa, affinché possano essere garantiti maggiormente qualità e servizi per la comunità amministrata».