Erice, nuovo management per la FuniErice ma polemiche vecchie

I due soci palesano tutto il loro malessere per quella che definiscono "gestione assistenzialistica" da parte del direttore Fauci e dell'ex Presidente del CdA Palermo

Erice, nuovo management per la FuniErice ma polemiche vecchie

Il Commissario Straordinario del LCC di Trapani, Raimondo Cerami, e il Sindaco
del Comune di Erice, Daniela Toscano, nella qualità di rappresentanti legali dei rispettivi enti, soci pubblici della FuniErice Service, hanno proceduto a nominare i nuovi organi amministrativi della società.

Il dottor Gandolfo Spagnuolo, precedente amministratore unico della società, è stato riconfermato nell’incarico “visti i lusinghieri risultati ottenuti nonostante le difficoltà determinate dalla perdurante assenza dell’unico impiegato amministrativo della società” sottolineano Cerami e Toscano nella nota inviata alla stampa, lasciando trasparire tutto il loro disappunto nei confronti del dottor Germano Fauci da tempo assente per motivi di salute. Ed è proprio in merito che, com’era prevedibile, si apre il fronte delle polemiche e delle contrapposizioni giudiziarie da aggiungere a quelle già in corso.

Ma, intanto, vediamo il nuovo Collegio Sindacale della società: sono stati nominati i dottori Stefano Buscemi, Salvatore Braschi e Nunziata Gabriele, selezionati fra un gruppo di professionisti che avevano presentato le loro candidature.
A loro si affidano il Libero Consorzio dei Comuni di Trapani e il Comune di Erice, soci al 50% della FuniErice, con “l’augurio che possano lavorare serenamente per affrontare le nuove sfide importanti che attendono la società, garantendo professionalità ed efficienza”.

Cerami e Toscano sottolineano che vanno sanate, per quanto riguarda FuniErice, “gravi irregolarità riscontrate durante la gestione affidata al presidente Palermo e a Fauci e a adeguare la propria amministrazione ai controlli pubblici previsti per legge, sia a garantire un servizio pubblico efficiente e rispondente non solo alle esigenze della comunità ericina, ma anche alle aspettative turistiche provinciali”.

E scendono, per quanto possibile, nei particolari: “In verità, come è stato più volte segnalato e anche denunciato, nel corso degli ultimi anni, e precisamente a partire dal 2020, è via via emersa ed è stata accertata una serie di condotte irregolari da parte del presidente del consiglio di amministrazione dell’epoca, coadiuvato dal dr. Fauci, unico impiegato amministrativo della società, che non hanno rispettato gli obblighi di trasparenza nella gestione amministrativa, impedendo di fatto qualsiasi forma di controllo pubblico sull’operato del Consiglio di Amministrazione e del Direttore generale. Nella stessa epoca sono state inoltre registrate alcune condotte che hanno ostacolato l’acquisizione della documentazione amministrativa,  costringendo i due enti pubblici a formulare ripetute richieste di accesso agli atti. Per non parlare delle condotte ostruzionistiche poste in essere per ostacolare l’approvazione delle modifiche statutarie deliberate dai soci nel 2021. E recentemente sono venuti alla luce anche alcuni episodi di favoritismi nella scelta di alcuni professionisti incaricati di compiti legali e di consulenza per la società, ed altre negligenze e omissioni come quelle riguardanti la nomina dell’OdV o l’aggiornamento del modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001“.

Particolari mai ufficializzati sinora, quelli forniti da Cerami e Toscano, che servono – lo specificano loro stessi – “a fare chiarezza dopo l’esito favorevole della sentenza del GIP del Tribunale di Trapani che ha recentemente archiviato una denuncia presentata da Fauci nei confronti degli amministratori dei due enti pubblici oltre che degli ultimi due Amministratori Unici della Società”.

Cerami e Toscano non lasciano più spazio alle interpretazioni e specificano, nella lunga nota inviata alla stampa, che “il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani, chiamato a pronunciarsi su una inverosimile denuncia presentata dal Fauci, che aveva anche trovato ampio credito in alcuni settori della politica ericina e in alcuni giornali locali, ha decretato la piena legittimità dell’operato dei due Soci che per riappropriarsi dell’attività di controllo della Società avevano approvato delle modifiche statutarie per adeguarlo alle intervenute normative, ridimensionando, al contempo, anche i compiti del Direttore generale, riconducendoli legittimamente nell’alveo delle funzioni esecutive”.

 

E sui bilanci virtuosi di FuniErice sottolineano altresì che “i risultati positivi conseguiti dalla Società, tanto decantati sotto la precedente gestione (del duo Palermo -Fauci), sono in realtà da attribuire in misura rilevante al contributo erogato alla FuniErice da parte della Regione siciliana, in una logica gestionale che potrebbe definirsi a vocazione assistenzialistica“.

Per ultimo, chiariscono i motivi che secondo loro avrebbero indotto i due precedenti amministratori unici a lasciare l’incarico: “vanno ricercati nell’esiguo compenso loro attribuito e nel comportamento ostruzionistico assunto dall’unico impiegato amministrativo della società che, adottando continuativamente comportamenti mai collaborativi, ha reso problematica anche la semplice gestione della società, attese le scarse risorse umane di cui la società dispone.
I Soci pubblici auspicano pertanto che con il nuovo assetto manageriale della società e avendo ristabilito i meccanismi di controllo pubblico, potranno raggiungersi gli obiettivi di crescita e di efficienza che la società si prefigge, grazie anche al reperimento delle migliori professionalità”
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A Cerami e Toscano risponde Germano Fauci. Leggete l'articolo qui.