A Castellammare la borsa dei vini franco-italiani

La kermesse ha unito le città trapanese e Beaun

A Castellammare la borsa dei vini franco-italiani

Si è chiusa mercoledì sera in piazzale stenditoio a Castellammare del golfo, “San Vincenzo dell’amarone”, la kermesse franco- italiana che ha unito le città di Castellammare del Golfo e Beaune nota per i vini di Borgogna e l’arte fiamminga.

Soddisfatti per la buona riuscita della manifestazione San Vincenzo, un momento di condivisione, crescita e promozione territoriale con eccellenze enologiche, gastronomiche e professionisti, in un'atmosfera particolare, accogliente e suggestiva che la nostra città offre ai visitatori -afferma il sindaco Nicolò Rizzo -. Al palazzo comunale la firma, con la vicesindaco Ariane Dierickx della manifestazione d’intenti e il già avviato partenariato con la città francese di Beaune per uno scambio di iniziative culturali, turistiche e vitivinicole. Grazie a quanti si sono spesi per questo importante risultato”.

Le due città si sono unite dopo uno scambio istituzionale pre-pandemia quando Alain Suguenot, sindaco di Beaune, in Borgogna, è stato raggiunto dal sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo.

Nello scenario suggestivo di piazzale stenditoio, circa 50 viticoltori provenienti dalla Borgogna ed altri dall’Italia, in particolare dalla Sicilia, chef francesi ed italiani.

Il nome dell'Amarone, pur derivando da una produzione vinicola veronese, è anche quello di un rinomato ristorante italiano a Beaune di Alberto Iacono, appassionato di gastronomia ed enologia, che una volta all'anno riunisce a Beaune viticoltori e ristoratori provenienti dall'Italia e dalla Borgogna. Da Alberto Iacono parte l’evento che si è realizzato anche a Castellammare che ha permesso di scoprire produzioni vinicole e prodotti artigianali tipici della Sicilia.

Produttori e chef

Presenti alla manifestazione produttori come Bernard Noblet, Dal forno romano, produttore per eccellenza dell'Amarone, Tasca d’Almerita, Domaine Bruno Clair, la cantina alcamese “Aldo Viola” insieme a “Tasca D’Almerita” oggi tra le 24 cantine al mondo (1 delle 3 italiane) a ricevere il “Robert Parker Green Emblem 2021”. Poi “Terre di Bruca” di Castellammare del Golfo.

Tra gli chef: Nunzio Iacono (chef dell’Agastache, 1* Michelin); Julien Perrier, (1* Michelin); Nicolas Isnard, che ha creato “l’uovo perfetto (2* Michelin); Tony Lo Coco, ristorante “I PUPI”, a Palermo, ha conquistato, una stella Michelin nel 2015. Giuseppe Giuffrè, ambasciatore del gusto “Made in Sicily”, Giuseppe Russo del ristorante ZERO a Castellammare del Golfo, cresciuto al fianco del tedesco Heinz Beck, chef del ristorante La Pergola, premiato con 3 * Michelin, Marco Martini (1* Michelin), Rosanna Marziale (1*Michelin), Iside De Cesare (1* Michelin).

Quindi show-cooking proposti da giovani imprenditori di ristoranti gourmet:

Alessandro Ganci e Giuseppe Cammarasana, Giuseppe Mazzara del ristorante “La Cialoma” di Scopello, H80 Fame e il Rosmarina di Castellammare del Golfo. Ottimo condimento quello dell’olio extravergine di oliva biologico estratto a freddo “Castello Inici”

La Musica 

Molto apprezzato lo spettacolo musicale di tre artisti siciliani: Serena Rispoli, attrice e cantante che da più di vent’anni vive a Parigi, e da sempre tiene a mantenere un ponte tra i suoi due paesi; Massimo Laguardia, grandissimo percussionista oggi svizzero di adozione; Salvatore Meccio, poli-strumentista, liutaio, restauratore che esercita la sua arte a cavallo tra Svizzera, Francia e Italia.