La Rotta dei Florio
La quarta edizione della regata velica ai nastri di partenza
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Luca Sciacchitano
- 3 mesi fa 23 apr 2025 Tot.198
(Articolo in collaborazione con il portale turistico hotel-trapani.com)
Ritorna la grande vela a Trapani con la Rotta dei Florio, una regata d’altura dal fascino unico nel ricordo di una famiglia prestigiosa che ha fatto le fortune imprenditoriali delle isole Egadi e di Palermo; ci riferiamo ovviamente ai Florio.
I Florio sono stati una vera e propria dinastia che tra il XIX secolo e l’inizio del XX secolo si consacrò come una tra le famiglie più ricche d’Italia. Il loro impero aziendale spaziava dalla chimica alla vineria, passando per il turismo e l’industria del tonno, con una flotta di ben novantanove navi al loro servizio.
In virtù di questa passione per il mare e le sue attività ricreative, ogni anno dal 2022 viene organizzata la regata chiamata “La Rotta dei Florio” che dal 2 al 4 maggio solca il mare attorno l’arcipelago delle Egadi.
Quest’anno alla sua quarta edizione, la regata dei Florio celebra i 120 anni di attività del Club nautico di Mondello con un evento velico finalizzato, non solo a commemorare i Florio imprenditori del mare, ma anche a valorizzare il territorio in un’ottica turistica, con l’appoggio di sempre di più armatori ed equipaggi siciliani e non.
La quarta edizione viene organizzata in collaborazione con la Lega Navale di Trapani e si articolerà in due tappe, con una prima manche che partirà dal golfo di Mondello venerdì 2 maggio alle 10 e un arrivo previsto a Trapani in tarda serata. La seconda tappa invece ripartirà da Trapani il 3 maggio nel primo pomeriggio incrociando attorno la tonnara di Favignana, non a caso uno dei centri nevralgici delle attività imprenditoriali dei Florio.
La regata dei Florio si concluderà domenica mattina 4 maggio, con il ritorno degli equipaggi a Mondello che, in base alle previsioni degli organizzatori, dovrebbe contare dalle 20 alle 30 imbarcazioni, coinvolgendo centinaia di persone a bordo tra velisti e membri dell’equipaggio.
Fonte: https://www.hotel-trapani.com/news/1503-regata-velica-rotta-dei-florio---quarta-edizione
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Luca Sciacchitano
Classe 1975, una laurea in scienze e tecnologie delle arti e linguistica moderna, Luca Sciacchitano vive e lavora a Trapani dove è titolare di un’azienda pubblicitaria e di una scuola di inglese. Personaggio molto attivo nel sociale, ha scritto per diverse testate locali e nazionali.
Pubblica nel 2015 il romanzo Le Ombre di Nahr, arrivando finalista al prestigioso premio Argentario. Nel 2017 è la volta di Fatima – Quasi alla fine del mondo mentre Il mistero dei Seleka (2019) è il suo terzo romanzo, ambientato nello stesso universo narrativo di Le Ombre di Nahr.
Ha pubblicato anche diverse raccolte fotografiche tra cui Fiori Appassiti + Esili e Ordo Ab Chao.
Si cimenta nella saggistica nel 2024 con “Bulimismo e Decrescita, come il consumismo bulimico ci sta rubando la vita” presentato con una docu-intervista al Bookcity di Milano e nel 2025 con "Il Pelecidio - perchè è moralmente giusto criticare Israele"
Ultimi aggiornamenti Eventi
"Terr'eMare – Castelluzzo tra saperi e sapori" si conclude con un grande successo di pubblico
Tra note, sapori e riflessioni, la comunità si ritrova e si arricchisce. Si è conclusa la seconda edizione di “Terr’eMare – Castelluzzo tra saperi e sapori”, tenutasi dal 5 al 7 luglio a piazza Don Vito Barraco a Castelluzzo, nel comune di San Vito lo Capo. L’evento, organizzato dall’ASC Castelluzzo con il patrocinio dello stesso Comune, ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico, confermando l’interesse e l’apprezzamento per le tradizioni e le tipicità locali.
Macari, il paradiso che rischiò l’inferno industriale - L’evento tra musica, spettacoli e buon cibo, ha saputo creare un’atmosfera di leggerezza, ma anche di profonda consapevolezza culturale. Emblematica la presentazione del documentario “Paradiso salvato” di Nicola Biondo e Giacomo Di Girolamo, un’opera intensa e coinvolgente che ha toccato corde profonde, restituendo al pubblico un racconto identitario. Negli anni ’70 il Golfo di Macari fu a un passo dall’essere trasformato in un polo petrolchimico. A fermare il progetto fu una coraggiosa mobilitazione civile, antesignana dell’ambientalismo siciliano.
Tradizione, danza e memoria collettiva - La seconda giornata, invece, si era aperta con “A Tunnara”, un canto evocativo che ha intrecciato il respiro del mare con l’anima della terra siciliana. Grande interesse ha suscitato la presentazione del libro “Le ricette del Convento” dei frati benedettini dell’Abbazia di San Martino delle Scale, dove la spiritualità si è fatta racconto gastronomico. In serata, le scuole di danza del territorio hanno portato in scena l’energia dei giovani talenti, seguiti dall’esibizione urbana dei Ragazzi della Vucciria, che hanno coinvolto i numerosi partecipanti con i loro balli, e da un DJ set anni ’90.
Tra sapori, tradizioni e identità - Il Piccolo Villaggio del Gusto ha accolto i visitatori con piatti della tradizione, dal cuscusu alla pecora bollita, fino ai dolci di ricotta e alle sfince. Le note del gruppo folk Cala Bukuto e l’animazione per bambini hanno reso l’atmosfera festosa. Tra i momenti più apprezzati, l’incontro con Frascino Officinali e il cooking show “L’intreccio della cassatella…in brodo di pesce”, firmato dagli chef Giusi Tilotta e Giovanni Torrente. La serata si è conclusa tra risate con il cabaret di Giuseppe Castiglia e danze popolari con Gli Scacciapensieri, un patrimonio culturale e agricolo che affonda le radici nell’antica Sicilia.
I commenti - Grande soddisfazione da parte dell’associazione ASC Castelluzzo, organizzatrice dell’evento. «Bicchiere decisamente mezzo pieno – commenta Rosanna Alastra, presidente dell’Associazione ASC Castelluzzo,- l’evento ha animato la frazione di Castelluzzo creando un momento di aggregazione e riflessione. Musica, cibo ma anche mostre fotografiche e ricercatezza della cultura identitaria del nostro territorio sono stati gli ingredienti della seconda edizione di “Terr’eMare – Castelluzzo tra saperi e sapori”. Siamo pienamente soddisfatti e lavoreremo per l’edizione 2026».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala. «Dobbiamo complimentarci con l’associazione organizzatrice: l’evento è riuscito e il bilancio è sicuramente positivo. Come Amministrazione enfatizzare e supportare gli eventi, soprattutto nelle frazioni del nostro Comune, è una priorità».
Durante tutte e tre le giornate, il Piccolo Villaggio del Gusto ha offerto ai visitatori l’opportunità di assaporare le eccellenze gastronomiche del territorio. La manifestazione è stata presentata con professionalità e simpatia da Giuseppe Scuderi.