La tragedia dei parchi.... e Mattarella

Serve un VIP, serve un conoscente del Presidente della Repubblica e serve anche...

La tragedia dei parchi.... e Mattarella

Anche se il nostro Presidente è nato a Palermo le sue radici sono di Castellammare del Golfo, tra l'altro molti trapanesi si fregiano di conoscerlo per averlo nel tempo frequentato. Parlamentare ex democristiano e poi del PD mi chiedo se è possibile potergli parlare, capire se si è dimenticato di questa città. Gli vorrei fare arrivare un pizzino prima che il suo mandato si esaurisca?

La notizia è di quelle vecchie: nel lontano novembre del 2007 con la legge n° 222 viene approvato dal Parlamento l'istituzione di 4 Parchi Nazionali in Siclia: Parco delle Isole Egadi e del litorale trapanese, Parco dei Monti Iblei, Parco delle Isole Eolie, Parco dell'Isola di Pantelleria. Un'occasione ghiotta per salvaguardare le nostre risorse naturali ma sopratutto fare uscire i soldi allo Stato visto che i bilanci della nostra regione sono sempre malmessi. E noi siciliani che abbiamo fatto? Direte voi ne abbiamo approfittato subito! "Una beata m..." come direbbe il commissario Montalbano di Vigata. Anzi, in prima istanza, abbiamo promosso ricorso per l'annullamento della legge ma per fortuna il Tar ci ha dato torto.
Dopo 10 anni l'unico parco che viene Istituito è quello di Pantelleria, ma per questo dobbiamo ringraziare una disgrazia: l'incendio del 28 di maggio 2016 che distrutte gran parte del patrimonio arboreo dell'isola. 

Quello che non era successo prima si realizzo in meno 60 giorni. Mi sembra di immaginare la telefonata di Giorgio Armani a Matteo Renzi: “Ciao Matteo, che dobbiamo fare? Per poco non si bruciavano i miei Dammusi” e Renzi: “Stai sereno ci penso io”. Telefonata successiva di Renzi a Crocetta: “Saro ti ho inviato per fax una bozza del decreto istitutivo del Parco Nazionale di Pantelleria vedi di convocare una giunta veloce e metterci 4 firme”. Presto fatto, 7 giugno la Giunta regionale approva la proposta di decreto, il successivo 20 giugno il Consiglio dei Ministri approva l'istituzione del parco ed il 28 luglio il Presidente della Repubblica firma il decreto.

E' possibile che la Sicilia rinunci ai soldi dello Stato e a salvaguardare le proprie risorse naturali? Ve le immaginate la Riserva Marina delle Egadi, quella di Monte Cofano, quella delle Saline di Trapani e Paceco e quella delle Isole dello Stagnone di Marsala in un unico grande Parco Nazionale, un solo Ente gestore e tutto a carico del nuovo Ministero della Transizione ecologica, sottraendo alla gestione poco accorta dei nostri litigiosi piccoli comuni e magari evitando costosissime indagine da parte della nostra magistratura che ogni tanto è costretta ad intervenire? Altri territori farebbero carte false per avere una legge che istituisca nel proprio territorio un parco Nazionale e noi che ne potremmo istituire altri tre nella nostra regione facciamo orecchie da mercante. 

Come possiamo fare arrivare il decreto alla firma del nostro Presidente, chi glielo porterà il pizzino? Ci mancano alcune cose: Vip che abbiano ville nel nostro territorio ed una tragedia. Sì proprio così, un disastro ambientale, magari una petroliera che abbia un guasto di fronte a Favignana o Cofano... qualcosa del genere. A questo punto un noto ex sottosegretario alla presidenza di cui mi sfugge il cognome chiamerà la sua collega “Ilaria Fontana” del M5SS sottosegretaria al Ministero della transizione ecologica: “Ciao Ilaria sono Mauri,  senti nel cassetto di Antonio ( Dott. Murani Antonio Dir. Gen. Patrimonio Naturalistico Ambientale Ministero) ci dovrebbe essere una bozza di decreto del Parco Nazionale di Trapani fattelo dare e mettilo sulla scrivania del Ministro che poi lo manda in Consiglio, una copia a Sergio Cancelleri che ne parla con Musumeci che adesso ha bisogno di noi se vuole i soldi del Recovery, per il Presidente Mattarella ci penso io, siamo compaesani, faremo un figurone, se non lo facciamo noi che siamo ambientalisti..."

Semplice. Tutto fatto? No, ci manca ancora la tragedia.