2B Control Trapani - Bakery Piacenza, la gara dei granata

Momenti, commenti e retroscena delle gare dei nostri beniamini, con gli occhi sempre tinti di granata.

2B Control Trapani - Bakery Piacenza, la gara dei granata

Vittoria del cuore ma non solo per la Pallacanestro Trapani quella di domenica contro Piacenza. Vittoria anche della voglia e della volontà di ribellarsi ad una malasorte che sembra volersi accanire contro la squadra granata. È stata un crescendo di difficoltà: dalla partenza ad handicap per via dell'assenza di Childs, all'approccio un po' morbido. Dal dover rincorrere per oltre 20 minuti l'avversario, al dover finire addirittura senza lunghi (o quantomeno adattabili) di ruolo. Ma tutto questo senza mai mollare, mostrando una disponibilità al sacrificio e una voglia di lottare fuori dal comune. Che non vuol dire non aver commesso errori, anzi Trapani ne ha fatti e anche parecchi, soprattutto nella prima parte della gara, ma vuol dire andare anche oltre ai propri errori, rimboccandosi le maniche e ripartendo daccapo. La difesa è stata la chiave della rimonta, 22 punti concessi agli avversari nel secondo tempo hanno consentito di tamponare l'anemia offensiva. Certo anche Piacenza ci ha messo del suo, probabilmente coach Campanella non ha letto bene la partita, ma Trapani è stata lì, a raccogliere meritatamente i frutti di tanta sofferenza e cioè la vittoria. Comprensibile l'esultanza a fine gara di tutto il gruppo, per una vittoria di importanza capitale per il prosieguo della stagione. Una nota stonata, i gradoni largamente vuoti del Palaconad. Detto che la situazione attuale è chiaramente complicata e ognuno è libero di determinare le sue priorità, non è per piaggeria sottolineare che questa squadra, questa società, questa proprietà, meriterebbero quantomeno un pizzico di attenzione in più, da parte di tutti.

Se la scorsa settimana Cantù era stata probabilmente il punto più basso della stagione, per questa settimana, mi perdonerete se sarà palese la soddisfazione per questa vittoria.

Queste le pagelle:

Ygor Biordi: 6 pt in 25 min. Il tabellino non gli rende onore. La sua generosità e il suo impegno sono da 10 e lode. Catapultato nel ruolo di centro titolare si sbatte fino a quando gli arbitri lo consentono (anzi ad esser sinceri almeno un paio dei cinque falli che gli sono stati sanzionati sarebbero almeno discutibili). Sbaglia un paio di appoggi a canestro che fanno rabbia, ma non fa mai un passo indietro. Tira giù 9 rimbalzi, cancella un paio di tiri ai suoi avversari, è definitivamente entrato nel cuore dei tifosi. Voto 7,5.

Sekou Wiggs: 25 pt in 36 min. Il migliore in campo. 25 punti fatti quasi in silenzio ma una presenza costante durante tutta la partita. Una spina nel fianco di Piacenza, l'autore della bomba che in pratica consegna la partita a Trapani (67 a 64 nell'ultimo minuto), tante penetrazioni che spaccano la difesa avversaria (alcune anche di altissimo livello senza bisogno di scomodare paragoni illustri). E tanta, tanta, tanta applicazione in difesa. Aveva anche iniziato con un 2/2 ai liberi, ma sarebbe stato troppo e infatti dopo ha fatto uno 0/2. Resta una partita eccellente, tra le migliori, se non la migliore in questa stagione. Voto 8.5.

Salvatore Basciano: n.e.

Simone Tomasini: 5 pt in 30 min. È il porto sicuro dove riparare quando tira aria di tempesta. La sua mano non trema quando la temperatura sale. La sua esperienza si sente (e si vede) quando è necessario. Sbaglia tanto è vero, ma parecchi tiri sono presi in condizioni quantomeno precarie e un paio vengono letteralmente sputati dal ferro, ma la sua partita non va giudicata dai numeri. Il duello con Bonacini era uno spot dei no-barbiers, ma quel che ci interessa è che il nostro abbia messo la sua firma su questa impresa granata. Voto 7,5. 

Gabriele Romeo: 12 pt in 29 min. Dopo Wiggs c'è lui. Le sue scorribande mettono a ferro e fuoco la difesa ospite, nel primo tempo si dimentica un po' di Raivio (che comunque resta un gran bel giocatore e ci mette tanto di suo), ma nel secondo anche lui contribuisce a mettergli la museruola. Anche 6 carambole, che per un piccolo sono un discreto bottino. Continua a meritarsi la fiducia che la società ha riposto in lui confermandolo fino a fine stagione. Voto 7,5.

Vincenzo Guaiana: 3 pt in 12 min. Anche lui trova il modo di mettere il suo timbro e nel finale il coach lo sceglie per far fronte all'emergenza lunghi. Dovrebbe essere un po' più intraprendente in attacco, ma resta un esordiente della categoria e l'esperienza passa soprattutto da partite come questa. Voto 6.5.

Valerio Longo: n.e.

Veljko Dancetovic: n.e.

Marco Mollura: 9 pt in 25 min. Il capitano certamente sente questa gara più degli altri. Brucia la sconfitta di domenica scorsa, fa rabbia essere costretti a giocare in condizioni precarie. A lui viene chiesto di lavorare sotto le plance per tamponare le falle. Incrocia spesso Morse, che certo non è l'ultimo arrivato. Come sempre le dà e le prende. Meglio, molto meglio nel secondo tempo, quando la partita diventa "sporca". Il terzo fallo (fortuito) lo innervosisce, il quarto (inesistente, ma soprattutto fischiato dopo che ne aveva subito già 5 o 6 nella stessa azione) gli (e ci) toglie 2 punti e un viaggio in lunetta, ma soprattutto lo scollega dalla partita: risultato neanche 30" dopo arriva il quinto e amen. Marco va in panca con ancora quasi 4 min sul cronometro. Poteva essere il colpo del k.o. ma i suoi compagni hanno saputo reagire. Partita di grande sacrificio, come e più di tante altre volte. Resta sempre un punto di riferimento per questo gruppo. Voto 7.

Federico Massone: 4 pt in 33 min. In questo 2022 ancora non abbiamo visto il Federico che vorremmo. Continua a litigare con il canestro (1/7 complessivo), nel primo tempo sbaglia anche più di un passaggio che invece di mettere in ritmo i compagni, li mette in difficoltà nel ricevere la palla. I suoi numeri migliori nella partita sono i 5 rimbalzi e 3 assist. Nel secondo tempo partecipa alla fase difensiva, nel terzo quarto, quando Trapani produce il 13 a 0 che vale il pareggio, resta sempre in campo. Pesano le 4 palle perse, di cui l'ultima, sul + 3 ad una manciata di secondi dalla fine poteva essere veramente sanguinosa. Ma come già detto in altre occasioni, non paga dazio e anche questa è una dote dei predestinati. Voto 7- (ma deve fare di più).

Giovanni Minore n.e.

Celis Taflaj: 4 pt in 9 min. non riesce a trovare il suo momento. Certo la gara non lo facilita, non consentendogli di ricoprire quel ruolo di arma tattica che ha svolto in altre occasioni. Comunque non è ancora al 100%, anzi è probabilmente anche molto distante. Deve recuperare convinzione e serenità, per prendersi quei tiri che sono i suoi, senza esitare e scaricare palla ai compagni. Il suo ruolo, e le sue giocate, possono diventare l'ago della bilancia nelle nostre future partite. 

Daniele Parente: per tutto il primo tempo, quando Trapani rincorreva, si è sbracciato a chiedere calma ai suoi ragazzi. Tutti volevano risolverla da soli, ma la verità è che siamo rientrati quando abbiamo giocato di squadra partendo dalla nostra difesa. Sicuramente la scelta di attaccare sempre il ferro è stata voluta: abbiamo visto decine di penetrazioni che hanno spaccato la difesa avversaria. Nel secondo tempo ha un po' "subíto" le fasi della partita, nel senso che ha dovuto sempre tappare le falle che si aprivano qua e là nel bastimento granata. Come ha candidamente ammesso nel post gara, nel finale non è che si sia inventato chissà quale tattica vincente: quelli gli erano rimasti e quelli ha tenuto in campo. Ma ci ha sempre creduto, ieri, oggi, dall'estate scorsa. Domenica a Cantù era (giustamente) arrabbiato. "Non meritiamo la categoria" ha tuonato a fine gara: sapeva che non era vero, ma un pezzo della vittoria contro Piacenza nasce anche da lì. Resta il valore aggiunto di questo gruppo che chiede soltanto di potersi finalmente (ri)trovare al completo, entro la fine della stagione, possibilmente. Voto 9.