Lettera aperta a una mamma

Lettera aperta a una mamma

di Saveria Albanese


Cara mamma, sono già passati 3 anni da quando sei passata ai piani superiori.
Quaggiù è successo di tutto! Guerre, pandemie, mascherine, decreti di ogni
genere, cambi di governi, arresti di latitanti. E poi un sacco di gente famosa che ha
deciso di venire a trovarti.
Un sacco di personaggi che abbiamo visto tante volte in tv insieme.
Ma soprattutto ci sei mancata e ci manchi tantissimo.
La tua mancanza è motivo di riflessione per me.
Bisognava deporre le armi prima! Mi dico spesso: potevamo essere alleate e
avremmo vinto tante sfide.Unite. Invece ci siamo considerate in competizione e
questo non ci ha dato nessun vantaggio.
Ogni volta che riconosco le stesse dinamiche in altre madri e figlie, ogni volta che
leggo della storia di Demetra e Persefone, penso a noi.
E così è nato in me questo pensiero.
Essere madri non è solo una condizione dell’utero.
Essere madri è la forma più alta di amore per se stessi.
Una madre ti ama incondizionatamente, ma a volte no. E anche questo è amore.
Questa cosa l’ho capita col tempo.
Se ami incondizionatamente accetti tutto, ma se non ce la fai, non è che non ami.
Ami lo stesso ma desiderando per l’altro qualcosa che ritieni migliore.
Col tempo poi ho capito che era una forma di amore anche la tua, per quanto
diversa da quella che avrei voluto.
Essere diversi tra figli e genitori è normale. Ognuno ha la propria strada da
percorrere. Ma ognuno deve cercare di capire anche il punto di vista dell’altro.
Difficile ma autentico.
Adesso che lo so mi piacerebbe averti ancora quì.
Ma so che sei al mio e al nostro fianco.
Grazie, mamma.
La tua Veria