Passatempi

Ricordi “dal sottosuolo”

Passatempi

 Sapete da cosa si capisce se uno sa giocare al biliardo?

Dal modo in cui incrocia il pollice, l’indice ed il medio per far passare la stecca da biliardo senza stravaccarsi sul tavolo per poi magari strappare il panno al momento del tiro. 

Il gioco del biliardo è arte e stile allo stesso tempo. E’ fatto anche di piccole movenze e ammiccamenti nello studio delle geometrie. Se ti muovi come un plantigrado non sarai mai un buon giocatore.

Entrare in una sala biliardi è come entrare in un tempio ed il parlare ad alta voce almeno ai miei tempi non era consentito. In caso contrario venivi buttato fuori.

Nel 1961 uscì un film sul gioco del biliardo che influenzò tanti di noi. Su di me non ebbe “influenza” per la verità…ma una “polmonite” sì, senza ombra di dubbio!

Quando scendevi in una sala, sì esattamente così scendevi perché le sale stavano sempre sotto il livello della strada e la prima cosa che notavi era la “nebbia” appena sotto le lampade dei tavoli causata dal fumo delle sigarette dei giocatori. Chiedevo poi all’impiegato che mi preparasse il primo tavolo libero… lui già sapeva cosa fare. Io dovevo semplicemente prendere dalla tasca la mia chiave per ritirare la mia stecca… mentre gli altri ti guardavano… era il “rituale liturgico”.

Io non ero un asso. Ero capace di giocate geniali ma anche di pazzesche cavolate.

Ricordo un giorno in cui mi trovavo in un particolare stato di grazia nonostante un solo whisky nello stomaco… mi sembrava di essere Eddie Felson quando dopo un tiro molto difficile sento dietro di me battere discretamente dei colpi sordi… era l’applauso silenzioso.

Mi giro per ringraziare e dietro di me trovo il Campione Europeo… inutile dire che dopo non azzeccai più un tiro per l’emozione!

Minnesota Fats, Jackie Gleason, era un armadio ma aveva “la grazia di una farfalla” per il modo in cui si muoveva attorno al tavolo.

Niente finzione. Certe cose o le hai già di tuo o niente.

L’eleganza è una dote naturale.

Adesso voi in questo momento starete mugugnando perché non parlo dell’altro, di quello citato su ma fateci un po’ attenzione… cos’altro potrebbe dirsi ancora oggi di lui?

Figuratevi che non scrivo manco il titolo del film perché se non lo avete ancora capito e quindi visto meritate solo l’estinzione!

Corrado Sansone