La storia di Bianchina non è nuova e questa città e le brave persone che la abitano hanno già fatto molto per lei. Adesso però c’è di nuovo bisogno di uno sforzo collettivo, di una mano in più perché Bianchina sta di nuovo male. E’ stata ricoverata d’urgenza in una clinica privata qualche sera fa per una brutta infezione e ora è costantemente sotto flebo per idratarla. I medici stanno cercando di capire che cos’ha e perché è dimagrita. Non giriamoci dall’altro lato, abbiamo già fatto tanto per lei: non abbandoniamola proprio ora!

Dolce, solare e affettuosa Bianchina ha vissuto la sua intera esistenza, 12 anni, all’interno dell’Autoparco comunale di Trapani, amata e coccolata da tutti. L’avevano trovata da cucciola e dipendenti, autisti e utenti assidui degli uffici comunali avevano deciso di adottarla. Chippata e sterilizzata, era stata reimmessa sul territorio. Un cane di quartiere insomma, ma con confini ben definiti che la proteggessero dalle insidie e dai pericoli della strada. Un’esistenza serena e dignitosa. Fino a quando, lo scorso maggio, uno sciagurato incidente le ha provocato diverse fratture alla colonna vertebrale. Investita e immediatamente soccorsa, è stata affidata alle cure dei volontari dell’Arca di Johnny e Osvaldo che da quel momento non l’hanno abbandonata un momento. Operata d’urgenza in una clinica veterinaria trapanese, Bianchina è stata poi trasferita in una pensione a Palermo per la fisioterapia e la riabilitazione durata diverse settimane.

Con costi esorbitanti per l’associazione di volontariato che ha lanciato un appello e una raccolta fondi per aiutarla. E la cittadinanza si è mossa. Anche dalle istituzioni arrivarono segnali per dare una zampa alla sfortunata cucciola. La consigliera comunale di Trapani Marzia Patti lanciò un messaggio ai suoi colleghi in Consiglio, prima che alla cittadinanza tutta: “Rinunciamo al nostro gettone di presenza per aiutare Bianchina! Diamo l’esempio: lei è trapanese tanto quanto e più di ognuno di noi. Non possiamo abbandonarla!”.

Un gesto nobile seguito da tanti altri, a testimonianza dell’affetto e dell’amore che questa città riesce a dare ai suoi figli con la coda, quando decide che vuole farlo. La degenza e la fisioterapia a Palermo fu lunga ed estenuante sia fisicamente che economicamente ma alla fine Bianchina tornò a casa, nella sua città. Affidata alle cure di una volontaria però, perché all’Autoparco, nelle sue condizioni, proprio non ci poteva tornare. Sempre sotto controllo e sotto terapia.

“Continuiamo a portarla tre volte a settimana a Palermo per la fisioterapia – dice Annalisa Sugamiele, presidente dell’arca di Johnny e Osvaldo – e cerchiamo di curarla nel migliore dei modi possibili: Bianchina mangia cibo specifico e prende diverse medicine, tutte molto costose. Non abbiamo mai pensato nemmeno un istante di abbandonarla al suo destino ma abbiamo bisogno di aiuto! Siamo un’associazione di volontariato che vive di solidarietà e tanta buona volontà. Da soli non possiamo farcela a salvare la vita alla nostra nonnina combattente. Dovreste vederla con quanta forza e determinazione, nonostante il dolore fisico e le sofferenze, lei reagisce e combatte ogni giorno, tutti i giorni, per rialzarsi e riprendersi la sua vita. Vuole vivere e tornare alla normalità ed è quello che vogliamo anche noi: aiutarla e rimettersi in sesto e trovarle una famiglia tutta sua che possa amarla e proteggerla. Facciamolo insieme, ancora volta: aiutiamo Bianchina, non abbandoniamola!”.

Le donazioni, di qualunque entità esse siano, vanno indirizzate all’associazione no profit “L’Arca di Johnny e Osvaldo” iban IT20F0306909606100000173195. Sarà cura dell’associazione dimostrare, fatture alla mano e come ha sempre fatto fino ad ora, le avvenute cure per la dolce Bianchina.

FORZA: AIUTIAMO BIANCHINA!

Questa settimana non vi proponiamo nessuna adozione perchè non vogliamo distogliere l'attenzione dal caso di Bianchina. Vogliamo però regalarvi un sorriso come speriamo di fare tutte le volte, con la divina Charlie e le sue originalissime performance. A voi e alla prossima settimana. Bau Bau