Come affronta il lutto un cane? (VIDEO)
E poi come sempre il nostro angolo rivolto a chi ha bisogno di aiuto e la divina Charlie
Potrà sembrare banale, per alcuni addirittura una situazione impossibile, ma così non è. Oggi, infatti, vi parlerò di come affrontano una perdita, un lutto i nostri amici a 4 zampe.
Secondo delle ricerche, gli animali in lutto possono perdere l'appetito, controllare di continuo i posti in cui i loro amici erano soliti dormire, richiedere più attenzioni e affetto, uggiolare.
L’addestratrice americana Kirstin McMillan, sostiene che gli animali più inclini a soffrire per un lutto sono i primati, gli elefanti e i cani.
Per i cani, il grado di dolore può cambiare a seconda di quanto era forte il legame con la persona o l'animale venuti a mancare. I cani si mostrano tristi. Gironzolano per casa demoralizzati e hanno uno sguardo distrutto. Non hanno energia e neppure voglia di giocare.
Secondo McMillan, è importante incoraggiare l’animale a costruire un nuovo percorso. Se il cane ha perso un suo simile, sarebbe il caso, ad esempio, di cambiare la cuccia per evitare che gli odori siano un ricordo doloroso. Consenti al tuo cane di assistere alla sepoltura del suo amico a quattro zampe, di annusarlo e prendere atto della morte. E se di tratta della perdita di una persona, il consiglio è lo stesso. Esserci.
Per aiutare i nostri pelosetti ad affrontare il lutto dobbiamo impegnarli in attività che amano e dar loro tempo. Perdere una presenza amata può essere un grande cambiamento, quindi, dedicare al nostro amico delle attenzioni maggiori lo aiuterà ad abituarsi alla vita senza il proprio compagno.
Non possiamo chiedere al nostro cane come si senta dinanzi alla perdita. Possiamo osservare il suo comportamento, i segnali del dolore che sperimenta.
Nel 2013 la dottoressa Barbara J. Kink aveva esplorato questo argomento nel libro “How Animals Grieve”. Dai suoi studi è stato possibile identificare i cambiamenti comportamentali che un cane mostra dopo la morte di un altro cane.
Se il cane è in lutto per la morte di un proprio simile, mostra generalmente questi sintomi:
– isolamento dagli altri membri umani e animali della famiglia
– perdita di appetito
– tendenza a dormire di più
– Comportamenti insolitamente aggressivi e distruttivi
– farà i bisogni in casa
– Abbaiare e piangere insistentemente come a voler chiamare l’amico morto
– ricerca dell’altro cane in casa e nei luoghi frequentati insieme in passato
– attaccamento morboso al padrone.
Questi segnali rappresentano i normali sintomi della fase di attraversamento e superamento del dolore per il lutto nel cane. Rassicurare e amare con più intensità il proprio animale, in questa fase è davvero vitale. Secondo uno studio del 2016, i comportamenti del cane in lutto possono variare di cane in cane e durare da poche settimane fino a un massimo di sei mesi. Naturalmente, il cane reagirà al lutto per la morte di un proprio simile in maniera differente in base alla tipologia di legame che avevano. I cani che vivono un lutto in famiglia assorbono il dolore delle persone per la morte dell’amico peloso: il cane entra in empatia con le nostre emozioni e percepisce anche il nostro dolore.
Per aiutare un cane in lutto è giusto cercare di leggere i suoi bisogni, lasciandolo solo quando vuole e facendolo sentire amato allo stesso tempo.
Quindi, per permettere al nostro amico a 4 zampe di superare ed accettare la perdita:
Considera la possibilità di lasciare che il tuo cane veda il corpo del cane che è morto. Il cane comprende che il suo compagno è morto e affronta meglio la perdita.
Mantieni una routine regolare per aiutarlo ad adattarsi. L’istinto di sopravvivenza dei cani implica che non si prendono periodi di pausa per affliggersi, ma tendono ad andare avanti a seguire lo schema di tutti i giorni. Mantenere la tua normale routine riduce la sensazione di stress nel cane; non ha bisogno di ulteriori stravolgimenti.
Fai attenzione a non concedere al tuo cane di prendere abitudini sbagliate. Voler consolare un animale dopo un lutto fa parte della natura umana; tuttavia potrebbe non essere il modo migliore per alleviare il suo dolore.
Concedigli del tempo per trovare il proprio spazio. I cani hanno bisogno di sapere qual è il loro ruolo all’interno del “branco” per sentirsi al sicuro, e quando un membro del branco muore, è possibile che il cane ancora in vita rimanga confuso e in ansia. Dedica del tempo ad addestrare il cane o a giocare con lui, continuando normalmente.
Occupa il suo tempo con giochi interattivi. Due cani che vivono insieme interagiscono continuamente tra di loro in modo discreto. Quando uno dei due muore, il suo compagno potrebbe sentirsi poco stimolato e annoiato.
Valuta attentamente l’idea di prendere un altro cane. Il momento migliore per prendere un altro cane è quando ti senti pronto. I cani sono individui, e se il cane che è ancora vivo aveva un legame forte con quello che è morto, è improbabile riuscire a replicare questo legame semplicemente introducendo un nuovo cane in famiglia.
Fai la prova con il cane di un tuo amico, prima di introdurre un nuovo cane in famiglia. Se sei fermamente convinto che un nuovo cane sia la soluzione, fai la prova prendendo in prestito il cane di un tuo amico e lasciandolo giocare insieme al tuo. Vedi come reagisce.
Impara a riconoscere la depressione canina. Le sue manifestazioni attraverso il linguaggio del corpo sono compatibili con il nostro concetto di depressione e possono essere particolarmente preoccupanti se tu stesso stai lottando per superare la perdita.
Parla con il veterinario dei feromoni che donano una sensazione di benessere al cane. Il lutto è un processo naturale che ha bisogno di essere metabolizzato.
Parla con il veterinario per la prescrizione di farmaci antidepressivi. Un’altra opzione che potrebbe suggerirti il veterinario è la prescrizione di farmaci antidepressivi, di solito da prendere in considerazione quando tutto il resto non funziona e i sintomi durano per più di un mese.
Uno degli esempi più famosi al mondo di come un animale abbia affrontato la perdita, in questo caso del suo padrone, è la storia di Hachi, da cui ne fu tratto il film del 2009, con Richard Gere: Hachiko, il tuo migliore amico. Hachi era un cucciolo di razza Akita perduto sulla banchina di una stazione da un facchino. Arrivato in America dal Tibet, Hachi fu accolto dall'abbraccio di Parker Wilson, insegnante di musica, marito e padre esemplare. Parker accoglie il cucciolo nella sua casa e nella sua vita, scandita dai treni. Hachi, infatti, accompagna il suo padrone ogni mattina al binario e lo attende ogni sera nel piazzale della stazione. Parker e Hachi condividono il divano, la vasca da bagno e le stagioni. La morte improvvisa di Parker interruppe il quotidiano ma non tolse ad Hachi la fedeltà per il suo padrone e il rispetto per l'impegno preso. Aspettare il ritorno e le carezze di Parker. Il film mostra fedelmente la storia realmente accaduta tra Hachiko e il suo padrone in Giappone nel 1925. Lo sviluppo del film ruota attorno alla relazione tra il cane e l'uomo, accompagnando la loro reciproca esplorazione. Hachi vuole stare con Parker, di cui soffre la lontananza, accresciuta o ridotta dalla corsa di un treno. La sua attesa, fino alla fine dei suoi giorni, dimostra il dolore e l'infinita fedeltà dell'animale.
I cani soffrono come noi. La perdita ci cambia, per sempre.
Dunque i cani soffrono. Soffrono quando ci perdono ma soffrono ancora di più quando li abbandoniamo. Perché nessuno mai dovrebbe prendere in casa un amico a quattro zampe per poi dimenticarlo in un angolo di strada quando diventasse ingombrante o difficile da gestire. Sono pezzi della nostra famiglia, come si può aprire uno sportello e sparire dalla loro vita. Quello che vi attenzioniamo oggi è un caso: si chiama Renesme ed è una virgola sulla coscienza di ognuno di noi. (Leggi qui l’appello). Non possiamo permettere che un essere vivente si riduca in questo stato! Ridiamogli la dignità che gli spetta. Aiutiamo il nostro piccolo amico!!!!
Se la maggior parte soffre alcuni però, vedono nel cambiamento la loro opportunità. Vediamo che ha combinato questa settimana la divina Charlie!
Bau bau e alla prossima settimana!