Domani si torna in campo per la fase ad orologio in trasferta
Terza gara che potrebbe essere decisiva per la stagione dei granata
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- Tony Carpitella
- 2 anni fa 23 apr 2022 Tot.575
"Motivazioni" è la parola che più volte ha citato ultimamente coach Parente. Motivazioni che hanno consentito a Trapani di battere Capo d'Orlando, nonostante questa avesse, oggettivamente, più bisogno della vittoria. Motivazioni che hanno spinto Trapani contro la più "rilassata" (e anche in debito di uomini) Chieti. Motivazioni che potrebbero essere la carta vincente per espugnare San Severo e continuare a coltivare il sogno playoff. A patto però di fare una "partita seria per 40 minuti e non soltanto per 20", come ha dichiarato lo stesso coach granata al termine della gara di mercoledì scorso. San Severo ha conquistato la salvezza matematica con largo anticipo ed ha praticamente un piede e mezzo nei playoff, nonostante la pesante sconfitta nell'ultimo turno in trasferta contro Casale. La squadra di coach Luca Bechi (nella foto durante un timeout) si avvale di due americani di ottimo livello, uno ormai consolidato, Dalton Pepper, la guardia con il fisico da quarterback come ormai tutti lo riconoscono, per via della sua fisicità che lo pone quasi sempre in vantaggio con i pari ruolo avversari e Ty Sabin, altra guardia, sorpresa stagionale, giocatore che garantisce un ventello abbondante di media in stagione e percentuali dalla distanza ottime. Il quintetto è solitamente completato dalla guardia e capitano Matteo Piccoli, dall'ala Lorenzo Tortu e dal quattro Samuele Moretti. Non c'è un play titolare dunque nel quintetto per una squadra all around che proprio su questo probabilmente ha costruito le sue fortune. Dalla panchina si alzano il play Antonio Sabatino, l'ala Antonio Serpilli, il centro Tommaso de Gregori e la guardia/ala Gabriele Berra. Poco spazio per Alessandro Bertini e Goce Petrusnevskj.
(Foto Cestistica di San Severo)
Tony Carpitella
Scrivo di sport guardando più alle qualità degli uomini prima che alle loro gesta tecniche, guardando prima alle emozioni che agli schemi e alle tattiche.
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