Habemus De Picciotto !!!

Il banchiere di origini livornesi sbarcato in città

Habemus De Picciotto !!!

Tra un microfono e l’altro e gli sguardi incuriositi di chi si trova in tribuna allo stadio Provinciale ecco inciampare leggermente sugli scalini Renè De Picciotto, il settattasettenne banchiere svizzero nato al Cairo ma con origini livornesi e passaporto italiano che avrebbe intenzione di investire nel calcio a Trapani. Tutti gli sguardi sono per chi è stato per tanti anni in Svizzera e da dieci anni vive per sei mesi l’anno in Puglia anche per un amore che si chiama Adele. Possiede sette alberghi in Svizzera e Francia, un centro commerciale a San Pietroburgo e sta mettendo in funzione 20 alberghi low cost in America. Patrimonio stimato sul mezzo miliardo di euro dopo aver venduto nel 2003 la Compagnie Bancaire  Genève al colosso Société Générale. In Puglia ha appena inaugurato il lido di Masseria Pettolecchia, il più costoso dell’intera regione ma già aveva acquistato otto masserie, nella piana degli ulivi secolari di Savelletri, da ristrutturare per ospiti facoltosi e realizzato lidi, un teatro a Ostuni e il palazzo ex Banco Napoli a Lecce. Qualcuno lo convinse ad entrare nel Lecce e attualmente De Picciotto è diventato il primo azionista con il 35% per un investimento complessivo di  6 milioni. Finora è stato un grande consigliere e l’anno scorso dopo la promozione in serie B gli venne l’idea di mettere sul piatto un extra budget perché riteneva possibile il salto in serie A. E così fu. Il suo sogno sempre negato è stato quello di fare una squadra regionale in Puglia ma gli ostacoli sono stati sempre tanti.  In passato è stato vittima di tentativi di estorsione.

Circola voce che sia molto amico della famiglia Garraffa, quella che portò la Pallacanestro Trapani in serie A/1.


Habemus De Picciotto !!!

Circola voce che sia molto amico della famiglia Garraffa, quella che portò la Pallacanestro Trapani in serie A/1. Qualcosa lascia pensare che la strada gli sia stata spianata da un certo Daniele Faggiano, nativo della provincia di Lecce. Tutto appare possibile tra i misteri del calcio. Tutto questo non può che essere di buon auspicio. A sentirlo, il nuovo arrivato in città, sembra abbia serie intenzioni. “Ci sono due possibilità.  –ha dichiarato- “Prendere il titolo sportivo del Trapani calcio dalle mani del sindaco oppure mettermi d’accordo con la dirigenza del Dattilo e attendere il tempo necessario per effettuare quelle che potrebbe essere una fusione o altro. Mi piace il calcio e non voglio illudere nessuno ma quello che sperano tutti penso possa concretizzarsi con la buona volontà generale. Voglio conoscere meglio la città e avvicinarmi a certi meccanismi per potermi introdurre in questo tessuto. Non ho altri soci ma nemmeno alcun problema ad operare da solo. Però bisogna ammettere sicuramente che la collaborazione di altra gente, soprattutto del luogo, non fa mai male. So che la città  tiene tanto al Trapani calcio e bisogna trovare la migliore soluzione per concludere la trattativa. Ho bisogno di incontrare le persone adatte a questo tipo di operazione  e riflettere bene sul da farsi. Le mie buone intenzioni non mancano”. Appare abbastanza deciso Renè De Picciotto che molti hanno accostato come figura a Vittorio Morace ma da non confondere con un altro banchiere come il libanese Edgar De Picciotto che ormai non c’è più. Saranno come sempre i fatti a indicare se questa sia la strada giusta per cominciare a sognare ma il fatto che ci sia qualcuno che prenda a cuore la causa del Trapani, spuntato all’improvviso come una manna dal cielo dopo il disastro dei due anni trascorsi, sembra già un miracolo.