L'ALMANACCO

Fatti, storie e curiosità dei tempi che furono

L'ALMANACCO

Almanacco del 14 maggio 2023

E’ il 134° giorno dell’anno, 19ª settimana. Alla fine del 2023 mancano 231 giorni.

Oggi è la Festa della Mamma: E’ una ricorrenza civile in alcuni Paesi del mondo, celebrata in onore della figura della madre, della maternità e dell'influenza sociale delle madri. Non esiste un unico giorno dell'anno in grado di accomunare tutti gli stati in cui l'evento è festeggiato: in quasi due terzi di questi paesi la festa è celebrata nel mese di maggio, mentre circa un quarto di essi la festeggia a marzo. In Italia la festa cade la seconda domenica di maggio.

Santi del giorno: San Mattia (Apostolo), protettore di ingegneri e macellai

Etimologia: Mattia, variante di Matteo, deriva dall’ebraico “Matithya”, composto di “matah”, “dono”, e “yah”, “Dio”, con il significato di “dono di Dio”.

Nati oggi:

1984 – Mark Zuckerberg (39 anni fa): Da giovane studente a “re Mida” dei social network, è l’uomo che ha rivoluzionato, nel bene e nel male, le relazioni umane di oltre un miliardo di utenti.

Scomparsi oggi:

1998 – Frank Sinatra (25 anni fa): Leggi The Voice e il pensiero corre subito a lui, a quella che per molti è stata la voce più bella del secolo scorso e a quegli “occhi azzurri” che hanno ammaliato milioni di spettatori.

"Perché in casa mia non ci sono appesi miei dipinti? E’ perché non posso permettermeli".

Pablo Picasso


Accadde Oggi:

1947 – Inaugurato il primo teatro stabile italiano (76 anni fa): Con lo slogan 2Un Teatro d'arte per tutti2, un attore e un impresario teatrale, entrambi non ancora trentenni, fondarono il primo teatro stabile italiano, inaugurando l’idea di teatro come “servizio pubblico”, fortemente radicato sul territorio. Preziosa palestra per generazioni di attori, è ancora oggi un simbolo della cultura italiana nel mondo.

Sei nato oggi? I nati il 14 maggio sanno riconoscere molto velocemente sia le opportunità presenti sia quelle future. Estremamente moderni e all’avanguardia nella loro visione della vita, hanno un’idea anche di come sarà il mondo tra cento o duecento anni. E tuttavia vivono e lavorano decisamente nel presente; alcuni mostrano un plateale disinteresse nei confronti del passato e, più in generale, nei confronti della tradizione, vista più che latro come una raccolta di cattive abitudini: di conseguenza, ciascuno nel proprio settore, non esitano quasi mai a rompere con metodi tradizionali. Si fidano di più dei loro piani che di ciò che trovano scritto sui libri, a meno che, naturalmente, non siano stati loro stessi a scriverli.