Trapani - Seduta fiume per il consiglio straordinario su ATM

Il consigliere Ferrante insiste sull'illegittimità dell'attuale CdA

Trapani - Seduta fiume per il consiglio straordinario su ATM

Una seduta fiume, quella che ha caratterizzato il consiglio comunale straordinario che si è tenuto stamattina. 
Iniziato alle 10 circa, è poi finito intorno alle 14 dopo un lunghissimo intervento di circa 2 e ore (e tanticchia) del sindaco Giacomo Tranchida che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla necessità, su richiesta della minoranza consiliare, di una seduta straoridinaria dell'assemblea civica.

I lavori sono stati introdotti dal consigliere Giuseppe Lipari, primo firmatario della lunga ed articolata richiesta di spiegazioni sulle dinamiche politiche ed amministrative che hanno interessato ATM SpA Trapani nell'ultimo annetto. A partire dalla necessità di un CdA a 5 con espressioni degli altri tre Comuni (Erice, Paceco e Favignana) che dovvrebbero (o avrebbero dovuto) entrare di diritto nella società di trasporto pubblico locale con acquisizione di quote. 

Tante le ombre sulle quali il documento firmato dalla minoranza premeva di fare chiarezza. E il sindaco, alla sua maniera, ha dato le spiegazioni che erano necessarie. Senza lesinare, laddove stimolato, attacchi politici ai consiglieri della minoranza (con maggiore predilezione per Giuseppe Lipari ed Anna Garuccio) ed anche al consigliere Domenico Ferrante, capogruppo dei Demos e - almeno fino ad oggi e stando alle sue dichiarazioni - esponente della maggioranza.

E' stato proprio Ferrante, però, a sollevare il vero problema riguardante ATM e la recente ricostituzione del Consiglio di amministrazione della stessa: secondo Ferrante, regolamenti e statuti alla mano, il CdA di ATM sarebbe illegittimo perchè formato da 6 elementi e non da 4 come, invece, l'Amministrazione Comunale ritiene. E questo poichè nè Massimo Zaccarini, nè Annarita Carpinteri, si sono dimessi dall'incarico. Ferrante ha spiegato, quindi, che il regolamento prevede di rimpinguare il CdA sostituendo i dimissionari e non azzerandolo totalmente. In base alla sua interpretazione dello statuto e del regolamento, pertanto, sia Zaccarini che Carpinteri sarebbero ancora effettivi in seno al Consiglio di amministrazione di ATM.
Morale della favola? Ha chiesto al collegio dei revisori di ATM, al Segretario Generale del Comune ed allo stesso sindaco, di approfondire la questione e correre, se il caso, ai ripari. 

Prima di Ferrante avevano preso la parola, anche per rispondere su fatti personali dopo l'intervento del sindaco, la consigliera Anna Garuccio e il consigliere Giuseppe Lipari. I quali hanno rintuzzato l'arringa del sindaco Tranchida ed hanno argomentato le loro perplessità rimaste intonse anche dopo le spiegazioni del primo cittadino. 

La maggioranza? Muta. Panza e presenza. Come spesso accade (se non sempre) quando Giacomo Tranchida deve rispondere all'opposizione.

Siamo davanti, insomma, ad un altro capitolo della lunga televola ATM SpA Trapani.