Crisi PD provinciale: scoppia la grana della componente di Base Riformista

Sotto accusa la gestione del partito da parte del segretario provinciale Domenico Venuti

Crisi PD provinciale: scoppia la grana della componente di Base Riformista

Per dirla alla trapanese, le due anime del Pd della provincia di Trapani “si sono scomparate”. Base riformista, che fa riferimento alla presidente provinciale dell'assemblea Pd Valentina Villabuona, ha deciso di palesare ufficialmente il proprio malumore nei confronti del segretario provinciale dello stesso partito, Domenico Venuti.

Le accuse sono diverse e vanno dal non avere una linea chiara sulla politica e sulle alleanze ma, soprattutto, di assecondare una guerra di bande dove lo Statuto, così scrivono nella nota inviata alla stampa, e la stessa idea di comunità vengono meno nella frenetica e spregiudicata corsa per garantirsi un posto al sole.

Il PD di Venuti – dicono – è un partito non più democratico ed è senza guida e senza contenuti”.

Per i componenti dei Base Riformista, la priorità di Venuti e della sua maggioranza è cacciare dal Pd gli esponenti di BASE RIFORMISTA e tutti coloro che ostacolano il conducente, per il principio mediocre del “meno siamo meglio stiamo”.

Nonostante tutto e con senso di responsabilità, consapevoli del momento che stiamo vivendo, abbiamo in silenzio continuato a lavorare, a mediare e tenere bassi i toni, per garantire al Pd la massima serenità. Tuttavia, mentre noi facevamo politica e tendevamo la mano, Venuti era impegnato a scrivere ricorsi contro tesserati PD”.

Accuse gravissime, quelle messe nero su bianco da Base Riformista, che rimanda al mittente la richiesta di Venuti di lavorare insieme solo a condizione che vengano azzerate le aree interne al partito, così come quella di consentire alla Presidente dell’Assemblea di esercitare il suo ruolo solo a condizione che prenda le distanze dalla sua area.

Queste- scrivono – sono
tutte pratiche che non si addicono ai principi del Partito Democratico. E’ imbarazzante che il Segretario Venuti minacci commissariamenti, che attraverso i suoi segretari di circolo agevoli la prassi dei ricorsi come strumento per allontanare dal partito chi dissente e non si allinea al suo pensiero, dimenticando però di utilizzare la stessa fermezza con i circoli “amici” e con i dirigenti che hanno sostenuto alle ultime amministrative candidati in contrapposizione al Pd. Abbiamo atteso in silenzio, abbiamo tentato più di una volta una mediazione per il bene del Partito Democratico, ma non consentiremo a nessuno, tantomeno a Venuti e ai suoi amici di trasformare il PD nel PDR… il Partito dei Ricorsi “politici” per allontanare chi non si allinea al suo pensiero”.

Base Riformista chiude la propria presa di posizione che, appare chiaro e lampante, produrrà strascichi, affermando che continuerà ad aprire le porte del Pd a chi ha voglia di fare politica e continuerà ad agevolare il dialogo con l’esterno, provando a colmare le lacune di un uomo solo al comando, troppo impegnato a delineare il suo futuro politico per far crescere una comunità politica.

La bomba è scoppiata. E la deflgrazione lascerà parecchi feriti sul campo.