Trapani, Ninni Romano: “Ecco come stanno le cose sui pozzi di Bresciana”

Parla l’assessore al sistema idrico integrato del Comune capoluogo

Trapani, Ninni Romano: “Ecco come stanno le cose sui pozzi di Bresciana”

“Ancora una volta la consigliera Anna Garuccio ha perso una buona occasione per rimanere in silenzio. La delicata situazione che si è venuta a creare nella notte tra sabato e domenica con la manomissione dell’impianto di alcuni pozzi a Bresciana deve invitare alla riflessione e alla ricerca della verità non alla sterile polemica elettorale che a nulla serve se non a creare ulteriore confusione. Vorrei ricordare che proprio dai pozzi di Bresciana dipende l’approvvigionamento idrico dell’intera città di Trapani”.

Così l’assessore del Comune di Trapani Antonino Romano replica alla nota stampa diffusa ieri dalla consigliera comunale e candidata sindaco alle prossime amministrative di maggio.

“Vorrei spiegare una volta e per tutte, a scanso di equivoci e malintesi, come funziona il sistema di approvvigionamento idrico della città di Trapani. Sul territorio del Comune di Campobello di Mazara, a Bresciana, insistono 18 pozzi sorgivi affidati in concessione al Comune di Trapani, ognuno di essi singolarmente recintato con cancellata munita di lucchetto. Tutti. L’acqua estratta dai 18 pozzi su cui non è montato alcun contatore confluisce in due strutture di rilancio, queste sì fornite di contatore, che quantificano il flusso d’acqua in uscita da Bresciana e diretta all’impianto di San Giovannello a Trapani. Al netto delle inevitabili perdite e della fornitura idrica per il Comune di Misiliscemi, per l’Aeroporto di Birgi e per l’Area industriale di Trapani, sappiamo perciò esattamente quanta acqua esce dai pozzi di Bresciana e quanta ne arriva in città. Allo stato – spiega ancora Romano - pervengono a San Giovannello circa 115/120 litri d’acqua al secondo, una quantità sufficiente per coprire il fabbisogno dell’intera città, sia per la parte vecchia che per la nuova. Non c’è nessuna sofferenza per i nostri cittadini a meno di rotture o danni. E’ solo in questi casi, quando cioè si verificano interruzioni nel servizio idrico, che siamo costretti nostro malgrado, ad acquistare acqua da Sicilacque Spa, che vorrei ancora ricordare, non è l’amico dell’amico, ma una società mista subentrata all’Eas, il cui capitale è detenuto per il 25% dalla Regione Sicilia”.

“Quanto successo nella notte tra sabato e domenica a Bresciana – ritorna sulla cronaca l’assessore Romano – è un fatto gravissimo e a dir poco allarmante. Ignoti hanno divelto i lucchetti di alcuni pozzi e della cabina Enel che alimenta i due impianti di rilancio dell’acqua, hanno staccato la corrente ad alta tensione, provocando l’allagamento dei locali dove insistono le pompe. L’intento non era quello di rubare, non hanno portato via nulla, ma quello di provocare danni. Se i tecnici non fossero infatti riusciti a far defluire l’acqua e a recuperare le pompe, i costi per le riparazioni sarebbero stati enormi. E con essi i danni e i disagi per i cittadini. E’ stato un raid studiato nei dettagli, messo a segno da gente che sapeva dove e come mettere le mani, allo scopo di sabotare l’impianto. E’ chiaro che dietro c’è un disegno ben preciso. Ora la domanda è: perché?”.

“Avevamo anche pensato in tempi non sospetti e per tutelare la nostra fonte primaria d’acqua – continua ancora Romano – di dotare l’impianto di Bresciana di un sistema di videosorveglianza ma abbiamo desistito, vista la conformità dei siti sarebbe fin troppo facile eluderlo. Così come il servizio di guardiania fissa, considerando che i pozzi distano anche chilometri l’uno dall’altro. Ora meno che mai, non servono proclami, polemiche o chiacchiere in libertà. In questo momento serve solo unità d’intenti e solidarietà. Abbiamo davanti un grave pericolo che mette a rischio la salute dei nostri cittadini e la tenuta stessa della nostra città. E’ di questo ora che dovremmo parlare e se la consigliera Garuccio ha idee propositive su come affrontare e superare questo difficile momento sarò io il primo pronto ad ascoltarla”.