Elezioni Regionali Sicilia: ecco tutti gli aspiranti deputati regionali

Elezioni Regionali Sicilia: ecco tutti gli aspiranti deputati regionali

Il termine è scaduto oggi pomeriggio alle 16, ma già molti partiti avevano depositato la loro lista per la corsa a Sala d’Ercole fra ieri e stamattina.
L'ultima, quasi al fotofinish, che ha consegnato la lista per la provincia di Trapani è stata la formazione di Giorgia Meloni, guidata nel trapanese dall'avvocato Maurizio Miceli. C'era da chiudere il quinto nominativo, quella di una donna, e le fibrillazioni delle ultime ore avevano portato ad individuare l'ericina Daniela Virgilio (notoriamente di sinistra, fra PSI e area DEM in genere) quale possibile scelta. Poi, invece, c'è stata la virata dell'ultimo momento sulla sanvitese Rita D'Antoni. 
Fratelli d'Italia, dunque, scende in campo per queste Regionali 2022 con il Sindaco di Partanna, Nicola Catania, il deputato regionale uscente Sergio Tancredi (di Mazara del Vallo), il custonacese Peppe Bica ex Sindaco della città del marmo, e le due donne: Rita D'Antoni e Antonella Pantaleo.

La Lega è stata la prima, ieri sera, a depositare la lista per la corsa a Sala d’Ercole degli aspiranti candidati ed avrà nel simbolo la scritta “Prima l’Italia”, con l’aggiunta, sotto, “Lega Salvini Premier”. Capofila, senza non poche polemiche in tutta la Regione siciliana, l’attuale Assessore alle Attività Produttive Mimmo Turano che è stato inserito anche al secondo posto del collegio plurinominale della Sicilia Occidentale al Senato della Repubblica. Dietro il politico alcamese, il deputato uscente Eleonora Lo Curto. In pratica l'UDC di Lo Curto e Turano, attualmente, non esiste più. Il tempo dirà cosa succederà. La lista della Lega-Prima l'Italia, si chiude quindi con il castelvetranese Francesco Lombardo, con Pietro Marino da Mazara del Vallo quarto, e l’attuale consigliera comunale di Salemi Adelaide Terranova.

Anche il Partito Democratico ha depositato questa mattina i 5 nominativi. Capolista sarà il Sindaco di Salemi, Domenico Venuti. A seguire Giuseppe Bianco, ex candidato sindaco di Mazara del Vallo, terza Lucia Canino, quarta l’ex consigliera comunale di Marsala Linda Licari, infine, l’ex assessore al Comune di Trapani, Dario Safina. 

lista CENTO PASSI che, per la provincia di Trapani, ha messo in campo: Antonino Catalfio, Antonio Gandolfo, Lorenzo Giocondo, Angela Marino, Carla Prinzivalli.

In Forza Italia, la sfida è soprattutto fra il deputato uscente marsalese Stefano Pellegrino e l’assessore all’Agricoltura, il mazarese Toni Scilla. Con loro in lista ci saranno anche il figlio dell’ex parlamentare castelvetranese Vito Li Causi, Nicola. Poi l’avvocato trapanese Rossana Palermo ed, infine, la commerciante Giusi Milazzo di Marsala.

Un colpo di scena, che pur se era nell'aria da qualche giorno sembrava improbabile, è quello che riguarda i Popolari ed autonomisti, il movimento che fa riferimento in Sicilia Occidentale all’ex Senatore Nino Papania; per MNA ci sarà la mazarese Maricò Hopps quale capolista, delusa certamente dal trattamento che le ha riservato la Lega che l'ha relegata al terzo posto nella lista per il Senato al Collegio Plurinominale. C'è poi Giuseppe Bonanno, attuale consigliere comunale sempre a Mazara del Vallo, la trapanese Claudia la Barbera, il Presidente del Consiglio Comunale di Marsala Enzo Sturiano (altro colpo di scena ed anche colpo grosso del Senatore Papania che piazza in lista una macchina macina voti) ed, infine, c'è il coordinatore provinciale di Via Angelo Rocca.

Il ritorno di Totò Cuffaro con la “sua” lista DC Democrazia Cristiana non sarà, probabilmente, un mero dato numerico. Tant'è che in provincia di Trapani ha fatto scendere in campo uomini e donne capace di dire più di qualcosa in termini di consensi. In lista ci saranno Vito Gangitano di Mazara del Vallo, il Presidente del Consiglio Comunale di Trapani, Peppe Guaiana, la quota rosa Serafina Marchetta, l’ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala e la castelvetranese Rosalia Ventimiglia. 

Depositata la lista con i cinque nome degli aspiranti deputati regionali per il Movimento Cinque Stelle: capolista è il mazarese Nicola La Grutta, prima donna in quota territorio di Trapani ed agro ericino è Cristina Ciminnisi (nata a Mussomeli in provincia di Caltanissetta ma da oltre un decennio trapanese d’adozione). La seconda donna è Luana Maria Saturnino, in rappresentanza del marsalese, e chiudono la lista il castelvetranese Luca D’Agostino e l’alcamese Mauro Terranova.

A sostegno della candidata alla Presidenza, Eliana Esposito, troviamo la lista denominata SICILIANI LIBERI che propone: Alfonso “Fonso” Genchi, Raffaella Esposito, Anna Manzo, Renato Meli, Davide Cunzolo.

A sostegno del candidato alla Presidenza Fabio Maggiore, nella lista Italia Sovrana e Popolare, troviamo: Calogero Pulici, Giovanna Mazara, Giuseppe Matranga, Silvia Bentivegna, Carmela Marina Gabriele.

Tre le liste a sostegno di Cateno De Luca: DE LUCA SINDACO DI SICILIA che propone Giuseppa Coppola, Jessica Fici, Giuseppe Lipari, Daniele Vito Mangiaracina e Francesco Orlando. Poi c'è SICILIA VERA con Paola Badalucco, Sebastiano Grasso, Maria La Rosa, Francesco Poma e Salvatore Scianna. La terza lista è denominata ORGOGLIO SICULO e si affida a Vanessa Barone, Fabrizio Misuraca, Francesco Sammartano, Eugenio Strongone e Francesca Urzì.

Infine una nota a sè per il Partito Comunista Italiano: poco prima delle 13, Natale Salvo, portavoce del movimento politico “Sinistra Libertaria”, ha presentato presso il Tribunale di Trapani la lista dei candidati alla carica di deputato regionale per conto del P.C.I. – Partito Comunista Italiano con quale ha firmato un accordo politico. La lista è guidata dallo stesso Natale Salvo, già candidato sindaco per Trapani nel 2007 e fondatore e animatore della lista “Città a Misura d’Uomo” presente alle comunali di Trapani del 2017. Seguono le docenti Barbara Asaro di Mazara del Vallo e Mariapia Culcasi di Trapani. Chiude la lista Giovanni Marino. «La lista sarà ricusata – ammette Natale Salvo – perché presenta 98 firme piuttosto che le 150 previste come minime. Il presidente della Regione, Musumeci, si è dimesso con 17 giorni di ritardo rispetto al termine che la legge prevedeva per il dimezzamento delle firme tagliando fuori quindi l’unica lista di opposizione di sinistra».