Che fine hanno fatto gli alberi della via Virgilio?

I dieci Pini domestici, abbattuti per sicurezza, dovevano essere sostituiti

Che fine hanno fatto gli alberi della via Virgilio?

Erano i primi giorni dell’aprile 2021 e in città, come spesso accade nei piccoli centri quando ci si annoia, cominciò a serpeggiare una nuova polemica. Motivo del contendere, allora, fu il rifacimento dei marciapiedi di via Virgilio e il conseguente abbattimento di 10 esemplari di Pino domestico, considerati pericolosi per i passanti. La città si accese di colpo, i trapanesi si indignarono e protestarono: sui social era tutto un inneggiare allo scandalo e alla vergogna per la perdita di una porzione importante e consistente del patrimonio verde della città.

In quei giorni via Virgilio divenne il centro del mondo per gli stanchi ed annoiati osservatori di una piccola cittadina di provincia come Trapani. Dopo il solito balletto di attacchi e risposte, seguite da inevitabili repliche e controrepliche, la città inesorabilmente si tacque.

Fu spiegato che l’abbattimento degli alberi, le cui rigogliose e fresche chiome facevano ormai bella mostra di sé da decenni all’altezza degli uffici della Questura, era inevitabile. “Impossibile – fecero sapere al tempo dall’ufficio tecnico del Comune di Trapani - ripristinare i marciapiedi stante l'eccessiva superficialità delle radici degli alberi e l'impossibilità di tagliare le stesse considerato che sono fondamentali per evitare il tracollo della pianta”.

E così, con buona pace di tutti, gli operai del Comune abbatterono gli alberi, ultimarono i lavori di ripristino del marciapiede e transennarono le aiuole, rese nel frattempo più grandi ed accoglienti per nuove piantumazioni più consone a un marciapiede urbano.

I Pini domestici, sacrificati sull’altare della sicurezza personale degli umani, sarebbero stati sostituiti da lì a breve, con splendidi alberi di Giuda. Non appena ovviamente il periodo sarebbe stato favorevole e cioè da ottobre a marzo, giorno più giorno meno. Anzi no, gli alberi di Giuda no: meglio le Jacaranda, decisamente più colorate e più semplici da gestire. E decisamente meno inclini a battute di dubbio gusto.

Si arriva così a fine maggio, quando sugli ormai scomparsi Pini della via Virgilio s’era messa una bella pietra sopra e tutti gli animi s’erano quietati. Fino a una tiepida mattina di primavera quando, passeggiando lungo quello che sarebbe dovuto diventare l’ingresso buono della città, ci siamo accorti che le transenne a circondare le aiuole erano sparite, sostituite da pesanti colate di cemento. E gli alberi? Le piante? Il verde pubblico?

Anche in quel caso, la risposta dell’Amministrazione comunale fu immediata: “Le aiuole sul marciapiede di via Virgilio sono state chiuse momentaneamente per motivi di sicurezza. Verranno ripristinate non appena sarà possibile piantumare i nuovi alberi”.

Ha già, la sicurezza… Certo! Che stupidi a non pensarci prima di aprir bocca. Nel frattempo, i mesi sono passati e con essi la stagione delle piogge e il periodo adatto per la messa a dimora di nuovi polmoni verdi per la città.

Siamo giunti al torrido mese di luglio 2022 e su quella porzione di marciapiede in via Virgilio non ci sono piante, ne alberi: solo il sole cocente sul cemento, gettato a maggio dell’anno scorso per sicurezza. Ora, considerati i tempi burocratici di una macchina organizzativa come quella di un Ente Comune e che dunque la programmazione per eventuali interventi in ottobre andrebbe fatta subito, “per sicurezza” abbiamo deciso di scrivere subito sul tema: sostituzione del verde in Virgilio.

Non vorremmo mai che l’argomento scivolasse tra le sonnecchiose pieghe di un’estate rovente, in una tranquilla cittadina di provincia.