Trapani, Codici: 'Scuole chiuse solo in zona rossa'
L'avvocato Maltese chiede alla Regione l'adeguamento alla normativa nazionale
Adeguare la normativa regionale a quella nazionale autorizzando i sindaci a chiudere le scuole solo in “zona rossa” previo parere tecnico dell'Asp territoriale competente.
La richiesta perché la Regione intervenga a chiarire l’empasse normativa tutt’ora in atto e dalla quale sono scaturiti diversi pronunciamenti dei Tar regionali volte ad annullare le ordinanze di sindaci in Comuni “zone arancioni” arriva dall’associazione di tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini Co.di.ci.
E’ di queste ore infatti la notizia che i Tribunali amministrativi sono intervenuti cancellando le decisioni dei sindaci di Palermo, Agrigento, Patti, Messina e Siracusa di sospensione in presenza delle attività didattiche nelle scuole su impugnazione sia del Ministero della Istruzione che di Comitati di genitori, motivando con la superiorità (nella gerarchia delle fonti) della legge nazionale rispetto a quella regionale e, nel caso di specie, di una Circolare.
Il delegato di Co.Di.Ci Vincenzo Maltese, ha scritto ai vertici della Regione Sicilia e dell’Asp provinciale, sulla spinta di “tantissimi genitori entrambi lavoratori, che si trovano in grosse difficoltà, non potendo assentarsi dal lavoro per seguire in DAD i figli più piccoli. Inoltre, sottolinea ancora Maltese nella nota - nonostante la chiusura delle scuole, nelle ore pomeridiane tanti giovani sono comunque liberi di incontrarsi e assembrarsi, nelle piazze, pubbliche vie e dimore private, vanificando i provvedimenti restrittivi adottati per gli ambienti scolastici”.
Co.Di.Ci chiede dunque che si autorizzino i sindaci “a chiudere le scuole solo in ‘zona rossa’ previo parere tecnico dell'Asp territoriale competente, ovvero, alla luce dei nuovi dati diffusi in data odierna, un intervento direttamente dell'Asp con nuovi pareri tecnici indirizzati ai sindaci. Questo eviterebbe il ricorso presso il TAR competente, soluzione ultima a cui saranno eventualmente costretti i genitori riuniti in queste ore in Comitati spontanei”.
Redazione
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