Valderice, Massimo Di Gregorio si candida a Sindaco

L'infermiere professionale a breve dovrebbe ufficializzare la sua discesa in campo

Valderice, Massimo Di Gregorio si candida a Sindaco

Vediamo di fare, per quello che si può, il punto della situazione.
Francesco Stabile, sindaco uscente, c’è. E’ il suo slogan semplice e d’impatto per  ribadire ai suoi concittadini che lui, come Sindaco, non è stato una comparsa ed  ha fatto tutto quello che era in suo potere fare.
Ha aperto il suo comitato elettorale in via Vespri ed ha avviato le danze, le sue  danze, provando ad agire mentre tutti gli altri ancora non hanno deciso cosa fare  o, quanto meno, non l’hanno palesato ufficialmente. Stabile gioca a fare il duro  mostrando, ostentando anzi, la sicurezza di chi negli ultimi cinque anni ha saputo  reggere il colpo anche durante la pandemia da Covid 19. Ha fatto il bravo  ragazzo, sempre col sorriso per tutti, ma ha anche urlato quando ha dovuto farlo. Chiedere a chi gli sta accanto, dentro le mura del palazzo municipale, se non  credete a quello che viene affermato in questo articolo. Stabile, di certo, ha saputo ben gestire la comunicazione a suo favore, sui social soprattutto,  utilizzando sapientemente tutte le armi che si è trovato a disposizione edulcorando le cose quando non erano proprio convenienti alla trama del suo film amministrativo e pompandole quando, invece, giocavano nettamente a suo favore.
Ha avuto cinque anni per capire come frenare gli avversari che, dal loro canto, gli hanno quasi spianato la strada verso la ricandidatura.
Vincerà di nuovo le elezioni? 
Questo lo stabiliranno gli elettori nella tornata amministrativa del 28 e 29 maggio.
Gli avversari, di certo, stanno provando ad organizzarsi affinchè questa eventualità non si avveri. Ci provano anche forti della folta presenza alla Caravella, domenica scorsa, i componenti del movimento “Io amo il mio paese”: al tavolo dei relatori  era ben presente anche Peppe Guaiana che, evidentemente, ha scelto di non stare dalla parte di chi ha sostenuto Turano alle elezioni regionali e quindi non con il Sindaco uscente. 
Puntano su Giuseppe Maltese, ex vicesindaco di Stabile? Sì ma anche no. Dovrebbe essere lui a contendersi il ruolo di antagonista di Stabile ma, dal  movimento “Io Amo il mio paese” tergiversano. Però ci fanno sapere che “alla luce del successo della riunione di domenica scorso presso la Caravella di lido Valderice, dopo avere ascoltato tutte le proposte di gran parte degli intervenuti e dopo una attenta valutazione ed attenta analisi delle varie proposte, si riserva  entro venerdi di sciogliere le riserve e di comunicare il nome del candidato  sindaco e/o eventuali alleanze, con chi condivide appieno il progetto”.
Giorni, quindi. Il tempo di finire le chiacchierate politiche con altri protagonisti della vita politica valdericina. Soprattutto c’è da valutare se conviene andare ad
una elezione con tre aspiranti sindaci o se ci si deve compattare tutti su un’unica proposta. In questo caso la valutazione si posta sul dottor Massimo Di Gregorio,
infermiere professionale molto stimato in paese e non solo, figlio d’arte politica che ha sempre militato nel centrosinistra. 
Massimo Di Gregorio è la persona sulla quale punta l’area dei progressisti e  certamente il Partito Democratico. Non hanno ancora, nemmeno loro, ufficializzato il tutto perchè ci sarebbero in corso interlocuzioni serie, soprattutto a livello regionale, con il Movimento Cinque Stelle. Qui, dalle nostre parti, devono
provare a mettersi d’accordo le due aree che fanno riferimento una all’ex Senatore Santangelo e l’altra che fa riferimento all’attuale deputata regionale 
Ciminnisi. Di Gregorio sembra davvero essere il nominativo giusto, professionale
e con le idee chiare, per andare compatti. Così, almeno, abbiamo personalmente sentito dire a diversi esponenti sia del Pd che del Movimento Cinquestelle valdericino.
Interlocuzioni che, tra l’altro, ci risulta siano in corso anche con il gruppo di  Maltese, Oddo e Grammatico: quell’Io amo il mio paese che, malgrado la  partecipata convention di domenica scorsa a Lido Valderice, rischia di non  concretizzare quanto ipotizzato nei mesi scorsi. 
Ma Valderice, così come in tanti altri posti (forse nessuno escluso) è vittima delle solite questioni personali che esulano dalle questioni politiche e vivono di ripicche
e piccole vendette che minano il dialogo già in partenza. Agli occhi di chi scrive non è eslcuso che pezzi del comitato “Io amo il mio paese” possano decidere di ricongiungersi con Stabile mettendo in crisi la concretezza di un percorso avviato
nei mesi scorsi. Indiscrezioni che raccogliamo, ovviamente, ma conoscendo la politica e chi la pratica non ci sentiamo di eslcudere nulla. 
A Di Gregorio, quando ufficializzerà, spetta un duro compito. E non sarà l’unico.