Ospedale Codiv a Marsala, continua l'occupazione dell'aula consiliare

I consiglieri non desistono e chiedono al presidente Musumeci la convocazione di un tavolo tecnico

Ospedale Codiv a Marsala, continua l'occupazione dell'aula consiliare

Non è bastata la lettera del commissario dell’Asp di Trapani Paolo Zappalà per convincere i consiglieri comunali di Marsala a desistere dall’azione dimostrativa intrapresa a margine dell’ultima riunione consiliare. A Marsala l’aula consiliare di palazzo VII Aprile rimarrà occupata.

Almeno fino a quando, scrivono i consiglieri in una nota affidata alla stampa “non sarà convocato e presieduto dal presidente della Regione, Nello Musumeci, il tavolo tecnico al fine di meglio individuare, in un clima di leale e costruttiva collaborazione, le soluzioni più adeguate al superamento delle gravissime condizioni di disagio in cui quotidianamente (e ormai da oltre un anno) versano gli utenti del distretto sanitario di Marsala-Petrosino”.

I consiglieri insomma, chiedono, che l’ospedale Paolo Borsellino di Marsala non sia più un presidio Covid ma che torni ad essere il riferimento sanitario che era prima della pandemia.

Rilevato che le risposte del Commissario straordinario – scrivono ancora – non hanno fornito le dovute rassicurazioni in merito alle gravi criticità unanimemente rappresentate da questa assise a nome e nell’interesse di tutta la cittadinanza (la quale, come meglio argomentato nella lettera del 29.04.2021, da oltre un anno è privata dei principali servizi del proprio nosocomio e, conseguentemente, del diritto ad usufruire in maniera piena di un’adeguata e sollecita assistenza sanitaria ed ospedaliera, con grave e inaccettabile rischio per la propria salute). E considerato che ad oggi, nonostante siano trascorsi oltre quindici giorni, la richiesta di convocazione di un tavolo tecnico avanzata alle autorità politiche responsabili della sanità regionale è rimasta del tutto inevasai consiglieri continueranno ad occupare l’aula consiliare di Palazzo VII Aprile.

Il Consiglio comunale – concludono - è certo che il presidente Musumeci, nella sua qualità di responsabile della sanità regionale, oltre che nel ruolo di assessore ad interim in materia, non tarderà ulteriormente ad intraprendere le iniziative di propria competenza per risolvere la grave questione che riguarda oltre centomila cittadini siciliani che non possono più aspettare”.