Erice, il basolato danneggiato fa indignare tutti

Dura la presa di posizione di cittadini e consiglieri comunali

Erice, il basolato danneggiato fa indignare tutti

Il sistema LOGES, acronimo di Linea di Orientamento Guida E Sicurezza, è un sistema che nasce per consentire a non vedenti ed ipovedenti l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo.  Gesto nobile e doveroso, quello attuato a Erice, ma probabilmente poco rispettoso della storia millenaria del borgo medievale. Al punto che tutti, da destra a sinistra passando per il centro, hanno contestato i lavori che sono in corso dalle parti di Porta Carmine e che hanno visto rimuovere parte del basolato per sostituirlo con pannelli irrispettosi della storia millenaria di Erice.

Partiamo dalla presa di posizione della Lega coordinamento di Erice.

Scrive Leo Torre, coordinatore ericino della Lega Salvini Premier: "Lodevole l'interessamento della Giunta Toscano per i disabili, ma totalmente incomprensibile pensare di sradicare un basolato storico con peculiarità artistiche e culturali per sostituirlo con un tracciato a dir poco post-moderno. Questo è quello che sta succedendo in vetta ad Erice in prossimità di Porta Spada. Uno scempio. Progetti di questa importanza, in luoghi altrettanto importanti da un punto di vista culturale e storico, dovrebbero passare da una progettualità congruente, con materiali di pregio e di rilievo artistico. Non si può improvvisare. Pertanto la Lega di Erice chiede al Sindaco Toscano di intervenire immediatamente per bloccare i lavori, di ripristinare nel più breve tempo possibile lo status quo del luogo e di impegnarsi alla realizzazione di una pista per non vedenti che abbia la dignità del centro storico della vetta, prezioso patrimonio di proprietà di tutti gli ericini che necessita di essere valorizzato e non di deturpamento".

Ad accendere i riflettori su questi lavori, che stanno facendo discutere davvero tanto, è stata Silvana Catalano in un post su Facebook che ha subito registrato molte reazioni. 
Immediato lo sdegno del consigliere cinquestelle Alessandro Barracco che, anche per via della sua professione, entra nel merito tecnico della questione: "Il Comune di Erice non si è dotato del PEBA, Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche. E la sua assenza è dimostrata da quello che sta succedendo in queste ore.

Barracco, che è il vicepresidente del consiglio comunale ericino, ha protocollato via PEC una richiesta di accesso agli atti urgente, al Comune di Erice, alla Soprintendenza ai BBCCAA di Trapani e all'Assessorato regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana, circa l'intervento che stanno realizzando in Erice capoluogo tra Piazza Carmine e Piazza della Loggia con bande per ipovedenti tipo Loges: "E' uno scempio che non è ammissibile su un basolato storico come quello di Erice. Invece delle piastre si potevano benissimo disporre i Sensori IR, assolutamente non invasivi e rispettosi della storia millenaria di Erice".

Pretende risposte anche la consigliera Simona Mannina. 
"Pedana sul mare? No, Erice Capoluogo...
Nella giornata di ieri, appena ho preso visione dell'intervento effettuato, ho inviato Pec con carattere di urgenza agli uffici competenti per chiedere delucidazioni sul lavoro effettuato con contestuale richiesta di accesso agli atti.
È importante non solo bloccare al più presto i lavori e ripristinare lo stato ex ante ma capire CHI ha autorizzato questo scempio e quali somme sono state investite nonché quelle per porvi rimedio, con possibile danno erariale...
Occorre l'estrema urgenza in quanto c'è da tutelare un bene fondamentale che attiene alla storia di Erice, lo storico e pregiato basolato di Erice Capoluogo.
Ci sono diversi modi per abbattere le barriere architettoniche non certo rovinare il prestigioso basolato di Erice".

Ad accendere i riflettori su questi lavori, che stanno facendo discutere davvero tanto, è stata Silvana Catalano in un post su Facebook che ha subito registrato molte reazioni. 


Erice, il basolato danneggiato fa indignare tutti

Stamattina, comunque, dopo e viste le numerose lamentele politiche e di semplici cittadini unitamente a quelle di diversi professionisti come, ad esempio, quella dell'architetto Vito Corte, la sindaca Daniela Toscano e l'architetto Peppe Tilotta (direttore dei lavori in questione), hanno effettuato un sopralluogo per accertarsi dello stato dell'arte dei lavori. E probabilmente anche loro si sono resi conto che è in corso uno scempio vero e proprio. La sindaca, infatti, pare sia intenzionata a stoppare i lavori per studiare una soluzione meno invasiva.

Il comunicato diramato all'ora di pranzo, però, lascia davvero perplessi.

"Il progetto “Lavori di recupero e miglioramento urbano in Erice Capoluogo” è stato approvato a fine 2015, corredato di tutti i nullaosta necessari. Oltre al percorso per ipovedenti, esso prevedeva:

1.    La pavimentazione della via Apollonis, originariamente in sterrato;

2.    La ristrutturazione della Cappella della Madonna SS di Custonaci;

3.    La messa in sicurezza di via dei Mestieri;

4.    Il recupero del Giardino delle Amarene;

5.    Il ripristino del collegamento tra le vie Pilazza e Conte Pepoli;

6.    Riqualificazione Porta Carmine.

Il percorso per ipovedenti nasce dall’esigenza di dotare l’area di attesa definita nel Piano di Protezione Civile in piazza del Carmine, di un servizio per diversamente abili che dall’area individuata dal Piano porta in un luogo di sicuro soccorso (parcheggi antistanti). L’inserimento del progetto del percorso per ipovedenti ha consentito in sede di valutazione di ottenere un maggiore punteggio e un miglioramento del posto in graduatoria, utile ad acquisire il finanziamento. Si precisa che il percorso per ipovedenti è stato realizzato smontando e non distruggendo le basole esistenti, dunque senza arrecare loro alcun danno, come previsto dal progetto approvato".

Dopo il comunicato emesso dall'Amministrazione Comunale è intervenuta la neo presidente provinciale del PD, Valentina Villabuona, che così commenta: "Non è possibile che non ci sia una soluzione diversa per abbattere le barriere architettoniche rispettando la storia di Erice. Ho letto le precisazioni dell’amministrazione, capisco l’importanza dell’opera, ma se il risultato è questo bisogna fermarsi e capire come recuperare".

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