Castellammare, approvata la variante al Prg della frazione di Balata di Baida

Il sindaco Nicolò Rizzo: "Consente la valorizzazione della borgata"

Castellammare, approvata la variante al Prg della frazione di Balata di Baida

Approvata la variante al piano regolatore generale della frazione di Balata di Baida: l’assessorato regionale Territorio ed Ambiente ha già emesso il decreto di approvazione della variante del “P.R.G. del Comune di Castellammare del Golfo, relativa alla frazione di Balata di Baida con annesse norme tecniche di attuazione” perché ritenuta “rispondente sotto il profilo urbanistico”

La variante parziale al Prg è relativa alla frazione agricola di Balata di Baida che dista circa 10km dal centro di Castellammare, sulla statale 187 che porta a Trapani.

Un lungo iter e l’adozione della variante al Prg per la frazione di Balata di Baida era stata votata favorevolmente dal consiglio comunale nel 2020

Un obiettivo importante che portiamo a termine con soddisfazione poiché gli abitanti attendevano da circa 9 anni, cioè dal 2013, l’approvazione della variante al piano regolatore generale di Balata di Baida che, nel rispetto dell’identità del luogo, consente finalmente una pianificazione adeguate alle esigenze di valorizzazione della frazione - afferma il sindaco Nicolò Rizzo-. Si è trattato di un percorso lungo ma nel quale abbiamo sempre creduto con la collaborazione del consiglio comunale e che adesso consente di sviluppare Balata di Baida, mantenendo equilibrio dei luoghi e sostenibilità ambientale».

Nella relazione del progettista la variante proposta e adesso approvata “mantiene il più possibile inalterato il tessuto e la tipologia edilizia originaria ed i caratteri costruttivi tradizionali…” e mira anche a “completare ed ampliare il tessuto edilizio per le esigenze della popolazione locale per garantire nuove prospettive di sviluppo nel settore della piccola attività ricettiva turistica con l’esigenza di mantenere inalterata, ovvero ulteriormente migliorare, l’immagine storicizzata del centro e la sua identità fisica e culturale prevedendo nuove costruzioni a bassa densità e di dimensioni contenute”…

Le norme tecniche di attuazione approvate con decreto dell’assessorato regionale indicano la zonizzazione e le destinazioni ammesse classificando centro storico, zona di completamento e di espansione edilizia, zone agricole, aree per il tempo libero, parcheggi ed anche una zona turistico-ricettiva: quest’ultima è un’area che “per le condizioni di degrado ambientale in cui versa- si legge nel decreto dell’assessorato regionale- e di contro per la sua posizione elevata e panoramica rispetto al centro abitato, deve essere sottoposta ad un complessivo intervento di recupero ambientale. Le destinazioni d’uso ammesse sono quelle turistico-ricettive e ad esse connesse...”