Sicilia, strascichi dopo il voto per delegare "i grandi elettori": Musumeci azzera la giunta

Il Presidente della Regione in diretta Facebook parla chiaramente di tentativi di estorsione politica

Sicilia, strascichi dopo il voto per delegare

L’esecutivo è azzerato. Nello Musumeci, il Governatore della Sicilia, lo ha annunciato in diretta Facebook sulla sua pagina ufficiale ma prima ha voluto sottolineare la “viltà politica” dei franchi tiratori della sua maggioranza che, con il voto segreto per eleggere i delegati al voto sul prossimo Presidente della Repubblica, hanno fatto mancare il sostegno necessario per posizionare Musumeci al secondo posto dopo Gianfranco Miccichè presidente dell’ARS.

Musumeci ha ottenuto comunque la delega per votare il prossimo Presidente della Repubblica ma sull’affronto di alcuni dei suoi non può soprassedere: “E’ una prassi istituzionale- ha detto Musumeci in diretta – quella di eleggere per primo il Presidente dell’Assemblea e come secondo il Presidente della Regione seguito dal rappresentante dell’opposizione. Ma alcuni parlamentari hanno pensato, sfruttato il voto segreto, di lanciarmi un messaggio che è una chiara intimidazione. E tutto per qualche poltrona da consigliere delegato o di sottogoverno. Non sono queste le minacce che mi fanno paura e ho fatto bene, sinora, a non stringere alcune mani”.

Dopodichè Musumeci ha chiaramente detto che non si dimette, come ipotizzato nel tardo pomeriggio da alcune testate giornalistiche, ed anzi ha ribadito di voler continuare ad assicurare alla Sicilia il governo necessario per fronteggiare la pandemia, assicurare il corretto espletamento delle pratiche legati agli appalti sinora imbastiti e per arrivare pronti ai fondi del PNRR. Ma lo farà con un esecutivo diverso. “Azzero la Giunta” Così si è espresso aggiungendo che “qualcuno degli assessori sarà confermato ma è necessario ritrovare serenità e coerenza in maggioranza. Azzero la giunta, faremo un esecutivo che dovrà portarci all’ultimo giorno. Parlerò con i rappresentanti dei partiti, chiederò di darmi una rosa di assessori, alcuni saranno confermati. Qualcuno ha scritto Musumeci si dimette e molla: ci vogliono ben altri ostacoli, non saranno alcuni atti di viltà politica a condizionare le mie scelte. Musumeci non lascia, raddoppia, rilancia, perché Musumeci sa di avere dalla sua parte la stragrande maggioranza del popolo siciliano al di là dei partiti”.

Lo spoglio al cardiopalma, oggi pomeriggio, si è concluso con 44 voti per Miccichè, 32 per Di Paola e 29 per Musumeci certificando la crisi della maggioranza. Un voto a testa per i deputati dem: Barbagallo, Lupo, Cracolici, Catanzaro, Di Pasquale, Arancio e Gucciardi. Uno a testa per Fava, Mancuso e Lo Curto.