Convitto audiofonolesi a Marsala: ieri tavolo tecnico

Convitto audiofonolesi a Marsala: ieri tavolo tecnico

Il consiglio comunale di Marsala,  facendo seguito a quanto emerso dal tavolo tecnico che si è tenuto ieri a Palazzo Municipale su convocazione della prefetta,  Filippina Cocuzza, ha diramato una nota che riportiamo di seguito: 

"Si ringrazia sua Eccellenza sig.ra Prefetto per aver convocato l'incontro odierno dimostrando grande attenzione e sensibilità nei confronti del convitto e dei convittori. Le sue parole hanno ribadito l'importanza educativa e sociale del convitto, di fatto approvando tutte le nostre iniziative fino ad ora intraprese, dimostrano grande attenzione alla problematica e la volontà di sua eccellenza di non fare mancare il suo sostegno. Apprezzabilissimi gli interventi del nostro sindaco, Massimo Grillo che - unitamente agli assessori Paolo Ruggieri e Valentina Piraino - con tenacia e autorevolezza ha rappresentato l'importanza dell'Istituto Audiofonolesi per la nostra comunità soffermandosi con vigore sulle responsabilità di chi, senza evidenti motivazioni giuridiche, sta mettendo a rischio la sussistenza dell'istituto stesso, rispondendo a non chiare dinamiche politiche che comunque non coincidono con gli interessi del nostro territorio. Emerge, infatti, che il provvedimento di non assegnazione dell'organico avvenuto nel mese di marzo è stato di fatto emanato senza una fondata motivazione mettendo a serio rischio le attività dell'istituto. Tutti i partecipanti, Prefetto, Comune di Marsala, Sindacati - rappresentati da Eugenio Tumbarello, Fulvio Marino, Tommaso Macaddino (UIL); Antonino Santoro, Dino Biondo (CISL); Fiorella Borgesi (CGIL), Clelia Casciola (SNALS) e Antonella Ognibene (GILDA) - richiederanno al Vicario del MIUR un incontro per chiedere la revoca del provvedimento e la riassegnazione del personale all'Istituto. Questo incontro dovrebbe avvenire nel giro di pochissimi giorni ma, nello stesso tempo, il Consiglio Comunale andrà avanti con le iniziative necessarie che potrebbero sfociare in una richiesta di impugnazione del provvedimento, da inviare al Presidente della Repubblica. Se il Convitto si salverà, sarà grazie a coloro - Prefetto, Sindacati e Amministrazione - che, insieme a noi, non hanno mai abbassato la guardia. Tutti siamo costretti a cercare di risolvere un problema creato senza ragionevoli motivi e, nello stesso tempo, difendere i diritti all'istruzione degli studenti e al lavoro del personale".