'La città che accoglie' di Azione X tra le attività del progetto 'Facciamo un Patto'

Domani il punto al Molino Excelsior di Valderice

'La città che accoglie' di Azione X tra le attività del progetto 'Facciamo un Patto'

“Facciamo un PATTO” è il progetto del quale si farà il punto domani mattina presso il Molino Excelsior di Valderice con inizio alle 10. Saranno presenti sindaci o assessori dei diversi comuni coinvolti e rappresentanti di associazioni ed enti che sono gli attori pratici del progetto, che ha come sottotitolo e traccia operativa: “Persone, Accoglienza, Territorio, Tutela e Obiettivi”. Un modello di governance partecipativa volta a rafforzare le comunità e a mettere a sistema le risorse esistenti.

Il progetto, tra giugno 2023 e il prossimo giugno 2024, si sviluppa tra i comuni di Palermo, Valledolmo, Lercara Friddi, nella provincia di Palermo, e Trapani, Erice, Valderice, Castellammare del Golfo, Salaparuta, nella provincia di Trapani. Una delle attività svolte a Trapani è stata condotta dalla organizzazione di volontariato Azione X, presidente la professoressa Rosaria Bonfiglio, volta al recupero dell’area verde dell’Istituto Serraino Vulpitta di Trapani attraverso l’azione di alcuni ragazzi messi alla prova di giustizia riparativa del Centro di Giustizia Minorile di Palermo – e Ussm sezione staccata di Trapani. La stessa Azione X ha coinvolto studenti dell’Istituto Rosina Salvo – Liceo Artistico, in una attività di volontariato e di supporto ai ragazzi messi alla prova, attraverso l’elaborazione di tavole e report fotografici e digitali sul Serraino Vulpitta.

Questa azione del progetto complessivo “Facciamo un PATTO” è stata indicata come “La città che accoglie”, partendo dalla storia del Serraino Vulpitta, dalla idea di solidarietà rivolta dal suo fondatore alla città, e infine recuperando l’area verde con l’intento di restituirla ai cittadini trapanesi e “accoglierli” in un luogo che rischia progressivamente l’abbandono. L’attività di Azione X fonda sul patto di solidarietà tra ragazzi, in massima parte coetanei, provenienti da ambienti diversi e con esperienze talvolta opposte: i ragazzi e le ragazze dei programmi di giustizia riparativa con il loro bagaglio di vissuto tortuoso e accidentato, e i ragazzi e le ragazze del Liceo artistico con il loro impeto creativo, capace di spezzare schemi e luoghi comuni.

Il progetto di Azione X – spiega la presidente Bonfigliorafforza un modello di coordinamento basato sulla collaborazione, la cura e la rigenerazione dei beni comuni, tramite l’utilizzo dello strumento dei patti di collaborazione e coinvolge i ragazzi nelle attività di solidarietà. La rigenerazione urbana, la valorizzazione dei beni comuni, la tutela delle persone più fragili, la promozione della cultura e delle tradizioni locali, sono il motore della nostra attività. L’auspicio è che la sinergia tra ragazzi che vengono da ambienti diversi, ma in fondo con lo stesso comune sentire, possa far superare loro il senso di solitudine e impotenza per un cambio di mentalità”.

Nello spirito del progetto “Facciamo un Patto” relazioni tra persone, tra famiglie, tra istituzioni, tra enti non profit e soggetti economici, costruiscono una rete in grado di mobilitare risorse che possono contrastare la vulnerabilità, sostenere la fragilità e prevenire il disagio, disegnando i contorni di una comunità solidale a partire dalle risorse presenti. La partecipazione dei ragazzi messi alla prova e degli studenti del Liceo Artistico all’azione “La città che accoglie” facilita la continuità nel futuro delle attività proposte, dei percorsi avviati e delle relazioni intraprese.