«I comunisti mangiano i bambini», è polemica sulle parole del consigliere di Mazara (VIDEO)

«I comunisti mangiano i bambini», è polemica sulle parole del consigliere di Mazara (VIDEO)

"I comunisti mangiano i bambini, quando ci saremo noi vi spazzeremo, bisogna avere rispetto delle ideologie". Hanno sollevato un polverone le parole del consigliere comunale di Mazara del Vallo, Pietro Marino, del movimento Via, pronunciate nel corso dell'ultima seduta in cui si discuteva una mozione per sostituire i nomi di alcune strade di Mazara intiolate a uomini appartenenti alla destra.

Il primo a dissociarsi dalle parole di Marino è proprio il movimento Via, guidato dal senatore Nino Papania. "Il Movimento VIA  - si legge in una nota - nel constatare l’infelice intervento da parte del consigliere Pietro Marino, del consesso civico di Mazara del Vallo, ne delimita i confini al singolo intervento dello stesso. VIA da sempre è per il rispetto di tutti gli avversari politici nella civile, quanto mai democratica, dialettica. Allo stesso tempo, seppure non ci sia riuscito il consigliere in questione, siamo certi che il suo intervento voleva esortare al rispetto di chi la pensa in maniera diversa senza etichette alcuna. Per fortuna i tempi del comunismo, così come quelli del fascismo, sono raccontati dai libri di storia di cui noi tutti dovremmo averne avuto lettura e studio. Il colorito linguaggio, che non si addice all’aula, ha suscitato delle risate e a tale deve essere confinato quel tipo di intervento".

Sulla questione è intervenuta anche attraverso la sua pagina Facebook, il presidente dell'assemblea del Partito Democratico di Trapani, Valentina Villabuona che ha ricordato che "il fascimo è un crimine non un'ideologia" ed ha invitato Marino a "chiedere immediatamente scusa per le gravi parole pronunciate nel più alto consesso civico della città".

Sulla questione è intervenuta anche l'associazione nazionale Partigiani d'Italia: "Mazara del Vallo - scrive il presidente provinciale Aldo Virzì - è la città di Vincenzo Modica, nome di battaglia, “Petralia”, vice del mitico comandante “Barbato”, al secolo Pompeo Colaianni. La loro divisione “Garibaldi” liberò Torino ed il Piemonte dall’occupazione nazifascista. “Petralia” nonostante ferito volle sfilare in testa al corteo tenendo alta la bandiera italiana. La città di Mazara con i suoi eroi fa parte della storia dell’Italia democratica. Era questo il senso della richiesta di comitati di cittadini, di associazioni come l’ANPI, di consiglieri comunali democratici: dare il nome di questi eroi alle vie di Mazara, sostituendo nomi di gerarchi fascisti". 

Di seguito il video dell'intervento di Marino.

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