E' morto Giovanni Ingoglia

Amico e collega, si è spento nella notte dopo una lunga malattia

E' morto Giovanni Ingoglia

Si è spento nella notte, dopo una lunga e travagliata malattia, il giornalista trapanese, amico e collega, Giovanni Ingoglia. Da sempre di sinistra, schierato in prima linea nelle sue battaglie culturali e politiche, intellettualmente onesto. Fu collaboratore de L’Unità e corrispondente del giornale L’Ora. Sue alcune inchieste sulla mafia trapanese negli anni ’70.

Collaborò fattivamente con la fondazione Orestiadi, quando ancora non esistevano i “comunicatori” specializzati nella cultura. Fu collaboratore e, soprattutto, amico personale di Ludovico Corrao. Maturò le sue esperienze professionali anche come addetto stampa della Provincia Regionale di Trapani. Fu il primo giornalista a ricoprire questo incarico in un ente pubblico. Amante delle buone letture e dell’arte ricoprì per alcuni anni la carica di segretario provinciale dell’Assostampa, il sindacato dei giornalisti. Alla figlia Maria Emanuela, vanno le più sentite condoglianze dell’editore, del direttore di questo giornale e di tutti noi.

A nome dell'intera redazione è Gianfranco Criscenti, al suo fianco da sempre, a ricordarlo per tutti noi.

Ti arriva la notizia della morte di un collega amico e non riesci a fare quello che hai fatto tutta la vita: scrivere. Vorresti ricordarlo senza enfasi - Giovanni era molto schivo e riservato - ma non hai la lucidità di trovare le parole più adatte. In questo momento passo alla moviola le notti trascorse a discutere ai congressi dell'assostampa con gli altri colleghi. Giovanni, sempre in prima linea nel difendere i colleghi non tutelati, mi ha voluto al suo fianco. E anche di questo lo ringrazio. Mi mancherà il "Gianfranco mio" con cui iniziavano le nostre telefonate.

Gianfranco Criscenti