Orestiadi di Gibellina evocano Sciascia, omaggio a Pasolini

"Se la memoria ha un futuro". Spazio al ricordo stragi del '92

Orestiadi di Gibellina evocano Sciascia, omaggio a Pasolini

"Se la memoria ha un futuro" è il titolo delle Orestiadi, dall'8 luglio al 6 agosto a Gibellina, dirette da Alfio Scuderi e realizzate dalla Fondazione Orestiadi con il sostegno dell'assessorato al Turismo della Regione Siciliana e il progetto speciale al Cretto di Burri grazie all'assessorato ai Beni culturali.

Un mese di spettacoli che prenderanno il via con un omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della sua nascita, attraverso un progetto inedito per le Orestiadi, e chiuderanno al Cretto di Burri con l'orazione civile di Salvo Licata scritta per Gibellina in quel tragico 1992: "Abbiamo preso in prestito, non a caso, questa frase , "Se la memoria ha un futuro", da Leonardo Sciascia - spiega Scuderi - perché in queste Orestiadi vogliamo partire proprio dalla memoria viva per rinnovarla".

"La 41ma edizione prosegue lungo il cammino tracciato da Ludovico Corrao. Attraverso il teatro continuiamo a coltivare la memoria, utilizzando le parole di Sciascia", dice Calogero Pumilia, presidente della Fondazione Orestiadi.

"A trent'anni dalle stragi del 1992 - sottolinea l'assessore regionale dei Beni culturali Alberto Samonà - l'impegno si intreccia al ricordo e alla volontà ferma di voltare per sempre pagina rispetto alla cappa asfittica della mafia".

Le Orestiadi partiranno con un omaggio a Pier Paolo Pasolini: l'8 luglio, "Per un Orestiade africana" la sua Orestea riletta in scena da Alessandro Haber, Imma Villa e Silvia Ajelli, e l'inaugurazione delle mostre dedicate a Pasolini di Franco Accursio Gulino e Umberto Cantone.

Al teatro civile e di narrazione sarà destinata un'attenzione in linea con la storia delle Orestiadi: "Nel nome di Maria" di e con Chiara Gambino, e "La notte è un raduno d'ombre" dai testi di Franco Scaldati con la regia di Franco Maresco.

Due progetti mettono in relazione l'opera lirica con la narrazione e la riscrittura drammaturgica, attraverso le Ebbanensis che portano in scena "Così fan Tutte" nella riscrittura musicale di Mario Tronco dell'Orchestra di Piazza Vittorio; Marco Baliani racconterà in scena una storia ispirata dal protagonista dell'opera di Verdi, il suo "Rigoletto". E ancora: due spettacoli inediti di Nadia Terranova e Dacia Maraini.