Roma, conosciamo alcuni trapanesi che si sono integrati nella Capitale

Un viaggio assieme ai figli della terra di Sicilia

Roma, conosciamo alcuni trapanesi che si sono integrati nella Capitale

Da molti anni ormai, sempre più giovani appena freschi di maggiore età decidono di partire dalla loro terra natia alla ricerca di un futuro migliore. C’è chi sceglie di intraprendere gli studi universitari in altre città e regioni, con la speranza di allargare i propri orizzonti e vivere nuove esperienze; chi parte in cerca di un lavoro; chi lascia la propria casa pieno di speranze, scoraggiato dalla nostra realtà e dalla impossibilità di realizzarsi, ma c’è anche chi parte con il cuore colmo di fiducia e speranza nella voglia di ritornare. 
Ma la reale domanda da porsi è: perché questi giovani sentono l’esigenza di andare via
Questa domanda può avere molteplici risposte in base a chi viene sottoposta. Oltre l’estero, tante sono le città italiane scelte dai trapanesi perché considerate le migliori per opportunità e formazione, una di queste è la nostra capitale Roma. Da pochi mesi mi trovo qui per motivi universitari e non ho potuto far a meno di notare che sono tanti i trapanesi che come me hanno scelto questa città per realizzare i propri sogni: forse un po’ per la veridicità del famoso detto “tutte le strade portano a Roma” o forse perché la sua fama di città eterna e magica la precede. 
Roma è una città immensa, per quanto la sua antica storia e cultura sia intrinseca in ogni piccolo muro che la circonda, è una città in continua evoluzione e sviluppo, in continuo ringiovanimento.

 

Tra i tanti giovani che ho avuto la fortuna di incontrare nella capitale c’è Valeria Di Capizzi, una ragazza di trentadue anni domiciliata a Roma ormai da più di dieci anni.


Roma, conosciamo alcuni trapanesi che si sono integrati nella Capitale

Il percorso di Valeria inizia carico di fiducia e con la grinta di una giovane ragazza sognatrice. Dopo aver frequentato il liceo artistico di Trapani, studi che come afferma l’hanno «portata ad esplorare il mondo dell’arte a 360°, facendole scoprire e comprendere l’anima e il concetto di un’opera, attraverso la sua composizione e il suo stile», decide di partire per concretizzare il suo sogno nel mondo dell’arte e dei beni culturali. Si avvicina al mondo del restauro, spinta dalla magia e dal fascino che quest’arte «possa far interpretare ed esplorare un’opera dentro e fuori e come essa renda possibile tramandarne il messaggio rispettandola e mantenendo inalterata la sua bellezza».
Con l’obiettivo di riempire il proprio bagaglio di molteplici esperienze si iscrive in una delle migliori scuole del paese, l’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli a Firenze, in cui si specializza nel restauro di libri, documenti e pergamene antiche, ma anche di opere su carta. Una scelta consapevole quella di Firenze, dettata dalla sua giovanile volontà di affinare la propria dimestichezza nella professione, che indubbiamente l’avrebbe spinta ad entrare in contatto con nuove realtà. Infatti, quest’esperienza si è dimostrata fruttuosa dandole la possibilità di assaporare ambienti diversi, permettendole soprattutto di rimanere sempre aggiornata e al passo con i tempi. Nel 2010, decide di lasciare Firenze e trasferirsi in un’altra città traboccante d’arte e storia come Roma. A cinque anni da quel trasferimento, dopo aver affinato la sua arte, la volontà di ritornare a Trapani era più forte che mai. Facendosi portatrice di innovazione e conoscenze, decise di buttarsi e investire nella sua città natia aprendo una propria ditta. Purtroppo lo scontro con la realtà trapanese frantuma ben presto quell’onirica speranza di poter rimanere, probabilmente a causa dello scetticismo e del poco interesse verso il mondo che riguarda i beni culturali. Come un eterno ritorno, Valeria, medesimamente a tanti giovani, fu costretta a lasciare la nostra piccola realtà trapanese: forse ancora troppo acerba per capire la preziosità e la bellezza di alcune opportunità o forse semplicemente spaventata considerando troppo alto il rischio dell’investimento sui i giovani. Nonostante quella piccola delusione, decide di non arrendersi e di continuare il suo percorso nella capitale, seppur con il cuore nostalgico. Adesso Valeria vive da più di dieci anni a Roma dove lavora per la ditta Re.Li.C. nella quale si occupa del restauro e la conservazione di libri e documenti antichi per vari enti statali e privati, come archivi, biblioteche e musei, sparsi in varie zone dell’Italia. Il suo talento negli anni ha avuto modo di affinarsi e di prosperare, tanto da essere contatta da un ente inglese per far parte di un team internazionale di restauratori, che nel 2019 si è occupato di studiare codici manoscritti antichi in Egitto, un’opportunità che lei descrive come «una delle esperienze lavorative più entusiasmanti, un onore immenso, non solo per l’importanza e la bellezza dei codici esaminati, ma anche per l’enorme opportunità di scambio e confronto con professionisti e personalità provenienti da tutto il mondo».

Forse Valeria non avrà la possibilità di ritornare a Trapani, ma questo non significa che non nutra ancora la speranza in futuro di farlo. Come ha voluto sottolineare, il mondo del lavoro in cui ha scelto di vivere è duro e pretenzioso e una crescita personale è doverosa per potersi migliorare, questo ovviamente non lo si può fare soltanto con la tenacia e la passione per lo studio che questo mestiere implica, ma anche con il confronto tra colleghi e molteplici realtà ed opportunità che purtroppo Trapani non è ancora pronta a poterle dare. 
Ma nonostante ci sia stata una Trapani poco propensa a sfruttare quel grande potenziale che possiede, sembra che dopo la sua candidatura a Capitale della Cultura 2022, malgrado un negativo verdetto, la città si sta spingendo verso un grande cambiamento. Da anni ormai associazioni di giovani e vari enti trapanesi stanno cercando di illuminare il cammino verso un cambiamento e una crescita della nostra città.

Sempre più giovani vogliono investire nel loro futuro a Trapani e uno di questi ragazzi è Sergio Parisi. La sua storia la racconteremo domani, sempre qui su IL LOCALE NEWS.