Aeroporto di Birgi, Nino Oddo: "Non stracciamoci le vesti"

E sulla sostituzione di Salvatore Ombra da presidente di Airgest afferma...

Aeroporto di Birgi, Nino Oddo:

Birgi, non drammatizziamo. E' l'invito alla calma dell'onorevole Nino Oddo, attuale vicesegretario nazionale del PSI e segretario regionale in Sicilia, che cerca di fare il punto sull'attuale situazione che vede Salvatore Ombra essere sostituito da Vito Riggio in AIrgest. 

"Lo scalo Vincenzo Florio - dice Oddo - nato come semplice appendice dell'aeroporto militare, nel tempo e' cresciuto notevolmente. Merito di un management complessivamente valido, da Galia in avanti quanto meno. Ma anche dei governi regionali Crocetta e Musumeci che, su pressione delle deputazioni trapanesi, hanno riversato sull'Airgest risorse senza precedenti. Qualche appunto, semmai, si puo' muovere a quei Comuni che non rispettarono l'accordo di comarketing inducedendo Ryanair a ridurre drasticamente i voli".

Questo, secondo Nino Oddo, per quanto riguarda il passato. E oggi?
"Oggi - afferma il leader del garofano - ci troviamo con un aeroporto che a fronte di un milione di passeggeri produce 2,5 milioni di perdite nel 2022.  Il pareggio sarebbe fissato secondo i tecnici del settore all'irrangiungibile meta dei 3 milioni di passeggeri all'anno. La Corte dei conti ha intimato alla Regione, che comunque non ne ha in questa fase le disponibilità, di interrompere la prassi del ripiano delle perdite. Ha pertanto ripreso attualità l'ipotesi di dare vita ad un polo aeroportuale per la Sicilia occidentale, cosi come disposto del resto da tempo da Bruxelles.  Apriti cielo. Sull'onda del campanilismo tipico delle piccole realtà provinciali tutti a stracciarsi le vesti. Grosso modo come gia' avvenuto per l'unificazione dell'Autorita' portuale con Palermo. Salvo poi constatare che sotto la presidenza di Pasqualino Monti il porto di Trapani sta vivendo una stagione di rilancio e investimenti in lavori di ammodernamento"
Per l'ex parlamentare regionale il punto è uno e soltanto: "A noi trapanesi non interessa se vi sia un unico Cda o due che governino gli aeroporti di Punta Raisi e Birgi, ma che arrivino i turisti in misura possibilmente sempre maggiore. Questo obbiettivo si raggiunge sia con un politica  di "vendita del prodotto Sicilia" sui mercati turistici internazionali e sia migliorando i servizi e i collegamenti su strada e ferroviari. Con una linea ferrata veloce  che colleghi Trapani con Palermo e i due scali direttamente. Che poi la Regione trovi acquirenti privati interessati ad investire da noi sul trasporto aereo la vedrei come un'opportunità.  Non ritengo verosimile che chi investa capitali ovviamente puntando sulle potenzialità del nostro territorio, successivamente chiuda l'aeroporto ostacolando l'affllusso dei turisti. Quindi non stracciamoci le vesti ma seguiamo con attenzione i processi in corso, perseguendo l'ovvia esigenza di tutelare e salvaguardare i nostri interessi".
L'ultima considerazione la riserva sull'avvicendamento del presidente dell'Airgest: "Anche qui bando all'ipocrisia. Ombra ha fatto bene ma  non vinse un concorso pubblico, fu collocato su quella poltrona con la stessa logica con quale oggi è stato sostiuito. A buon intenditore poche parole..."